Sfrattati, disoccupati e con un figlio cieco…La commovente storia di Gianni, Wilma e del ‘piccolo’ Francesco

Gianni e Wilma, genitori di Francesco, un ragazzo cieco e con un gravissimo deficit mentale, si sono rivolti alla nostra redazione per chiedere aiuto. Leggi la loro storia.

«Dopo il verbo “amare”, il verbo “aiutare” è il più bello del mondosi dice, per questo Leccenews24 ha sempre cercato sempre di tendere una mano a chi è in difficoltà, dando voce ai loro problemi e sostenendoli nelle piccole e grandi battaglie quotidiane. In questi mesi, abbiamo preso a cuore la storia di Alessandro, affetto da autismo e con un grave problema di scoliosi e di suo padre che non può permettersi di pagare le costose sedute di fisioterapia. Il piccolo ometto aveva commosso tutti quando ha rotto il salvadanaio per regalare i suoi risparmi a nonno Pippi che, in lacrime, gli aveva raccontato di essere rimasto senza casa. E abbiamo scelto insieme ad un gruppo di amici di pagare ogni mese la spesa a tre famiglie salentine, almeno fino a Natale consapevoli che sono tante, forse troppe, le persone che faticano a far quadrare i conti tra bollette e affitti da pagare, di gente rimasta sola al timone di una barca che sta affondando, di disperati a cui non resta altro che sperare che domani sia un po’ meno peggio di oggi.  
  
Siamo tornati poveri, dicono i dati Istat, ma i numeri non rendono l’idea delle tante storie che si potrebbero raccontare e che resterebbero nell’ombra se qualcuno non avesse il coraggio di renderle pubbliche. Come quella di Gianni e Wilma, genitori del "piccolo" Francesco, un ragazzo cieco e con un gravissimo deficit mentale, che si sono rivolti alla nostra redazione per chiedere aiuto.    
  
«Francesco è un bambino bellissimo, ha dei grandi occhi azzurri con cui non può vedere il mondo e diversi problemi di salute – ci racconta papà Gianni –  per questo ha bisogno di tutta la nostra attenzione». Basterebbe soltanto questo per capire le enormi difficoltà che questi genitori sono costretti ad affrontare ogni giorno nell'occuparsi con dignità e completa dedizione del figlio che, nonostante tutto, cresce serenamente ed è a suo modo felice, solo grazie all'amore di mamma e papà.
  
Ma, purtroppo, non finisce qui. La famiglia, che vive a Galatone, ha ricevuto uno sfratto esecutivo per morosità e rischia di finire per strada: «Non riusciamo a pagare l’affitto perché sia io che mia moglie siamo disoccupati, il proprietario ha cercato di venirci incontro, ma il ritardo accumulato nei pagamenti è davvero troppo. Non sappiamo come fare, il 20 settembre quando dovremo lasciare casa si avvicina. Quei pochi soldi che abbiamo ci servono per le cure del bambino». Gianni continua a chiamarlo così anche se Francesco tra poco compirà 14 anni: «io lo vedo sempre piccolo» ci confida con tenerezza.
  
Da qui la richiesta di aiuto: «Ho gestito una palestra fino al 2005, ma cerco una qualunque occupazione lavorativa, senza la quale non è possibile firmare un nuovo contratto di locazione». «Spero che qualcuno di buon cuore possa in qualche modo aiutarmi a dare la svolta ad una situazione che non è solo stagnante, ma è un lento declino verso il baratro» conclude.
  
Come diceva Henry Ford «non c’è esercizio migliore per il cuore che stendere la mano e aiutare gli altri ad alzarsi».
 



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