Soprintendenza di Lecce a rischio chiusura. Architetti e Negro (Udc) contrari

L’Ordine degli Architetti di Lecce e Salvatore Negro (Udc) esprimono la loro contrarietà circa l’eventuale chiusura della Soprintendenza salentina dei Beni paesaggistici

L'ombra della spending review si abbatte su un altro organo salentino; non bastava la corsa contro il tempo – annunciata ieri in Consiglio Comunale – pronta ad evitare l'accorpamento del Tar di Lecce a quello barese. Adesso, stando a quanto emerge nelle ultime ore, pare che il rischio chiusura coinvolga anche la Soprintendenza per i beni paesaggistici di Lecce. Ciò significa compromettere alcuni settori vitali della nostra economia, tipo quello del turismo, che ha puntato sulla valorizzazione dei beni architettonici, artistici e archeologici del territorio.

Il Salento vuole crescere. Non lo dimostra soltanto la candidatura a Capitale Europea della Cultura, nel 2019, della Città di Lecce. Lo dimostrano le visite degli stranieri, in continuo aumento; così come l'intero circuito turistico che gira attorno ai monumenti del capoluogo salentino. Mettere la parola “fine” ad un organismo di tutela, efficace ed efficiente – qual è la Soprintendenza – in funzione di risparmiare qualche spicciolo potrebbe risultare una scelta sbagliata.

L'Ordine degli Architetti di Lecce ha espresso il proprio parere: vietato smantellare un presidio innovativo e multidisciplinare; anzi, annuncia – tramite una nota stampa pervenutaci in redazione – di voler “coinvolgere il Ministro Franceschini, attraverso il nostro Consiglio Nazionale perché, come accaduto per esempio con il progetto RiuSO, la questione delle tutele ambientali e paesaggistici, oltre che dei beni storici e architettonici, divenga materia allargata di confronto e di interlocuzione istituzionale”.

Poi l'annuncio. “Proponiamo infatti una petizione per sostenere la presenza della Soprintendenza (…) contando di avere accanto a noi, insieme agli organi di informazione territoriali e alle istituzioni, i nostri colleghi e i nostri interlocutori della Soprintendenza leccese”.

L'argomento è stato affrontato venerdì 27 giugno proprio dall’Ordine degli Architetti di Lecce grazie ad un incontro intitolato “Soprintendenze: presenza, funzione, ruolo”, a dieci anni dall’istituzione nel Salento della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici, e sulla riorganizzazione degli Uffici immaginata dal Governo Renzi nel più ampio riordino della Pubblica Amministrazione.

Nell'occasione è intervenuto il Presidente dello stesso Ordine professionale, Massimo Crusi. “Come architetti pensiamo che un territorio così ricco come il Salento non possa restare sguarnito di una Soprintendenza ma alziamo il livello della sfida: l’organismo che abbiamo in mente ha bisogno di un più di dotazione, organica e strutturale, e nello stesso tempo deve essere in grado di garantire certezza nei tempi, oggettività nei pareri, qualità del confronto, efficacia ed efficienza. Non si possono tagliare i rami verdi: bisogna tagliare i rami secchi, quelli che si annidano nelle pieghe del Ministero, non negli uffici dove si lavora”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente del Gruppo regionale  UDC, Salvatore Negro. “Come Gruppo Udc assicuriamo ancora una volta tutto il nostro impegno e già nel prossimo Consiglio regionale riproporremo un ordine del giorno per impegnare il Governo a porre in essere ogni azione utile per evitare la soppressione della Sovrintendenza di Lecce auspicando, come già avvenuto in altre occasioni, una mobilitazione corale del mondo politico, accademico e culturale a difesa degli interessi del territorio”.