Sud Est, soppressa la tratta Borgagne-Martano e gli utenti insorgono. Forza Italia chiama la Regione Puglia

È stata soppressa a 2016 appena iniziato la corsa Borgagne-Martano, tratta molto frequentata da studenti pendolari. Caroppo e Maggiore di FI raccolgono le lamentele delle famiglie e si rivolgono alla Regione ‘il copione si ripete a danno dei cittadini’.

La distanza che separa Borgagne e Calimera da Martano non supera i sette chilometri, ma quella tratta è assolutamente importante per tanti pendolari e soprattutto per tanti studenti che si recano a Martano per frequentare le scuole superiori.
 
Ma, a quanto denunciano con viva forza il presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, Andrea Caroppo, ed il coordinatore provinciale dei Giovani di Fi, Brizio Maggiore, la Sud Est ha pensato bene di interrompere il servizio sui bus, lasciando così a piedi una cinquantina di persone.
 
Il tutto, poi, senza quel doveroso preavviso che serve agli utenti per organizzarsi, laddove lo possono fare. Certamente per le famiglie che non hanno la possibilità di accompagnare i loro figli a scuola da Borgagne e Calimera a Martano sarebbe stato meglio saperlo a inizio anno e non certamente a gennaio, perchè allora si sarebbero potuti regolare anche sulla futura destinazione scolastica dei ragazzi.
 
Adesso tutto diventa più difficile e da Forza Italia non perdono tempo per attaccare il servizio in quota Regione Puglia: "Quando gli autobus delle Sud Est non si incendiano con i passeggeri a bordo, le corse vengono sospese senza dare informazione alcuna agli utenti. Il copione è sempre lo stesso, lo conosciamo bene perché la lista dei precedenti è molto lunga. Cambia solo la tratta interessata e, stavolta, a rimanere a piedi sono una cinquantina di pendolari che da Borgagne e Calimera raggiungono ogni giorno Martano, soprattutto per andare a scuola".
 
Le lamentele delle famiglie e dei pendolari sono state raccolte e recapitate al mittente e si spera che nei prossimi giorni il servizio possa essere ripristinato. La razionalizzazione delle spese è sempre apprezzabile, ma deve fare rima anche con la parola ‘organizzazione’, perché altrimenti a pagarne le conseguenze sono solo e soltanto i cittadini più deboli che sono anche contribuenti spesso irreprensibili.
 
"Ci auguriamo -concludono- che la Regione prenda atto della necessità di assumere decisioni drastiche: le uniche in grado di garantire ai cittadini un servizio di qualità con una gestione oculata del danaro pubblico".



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