Tap, atteso il verdetto sul ‘destino’ degli ulivi. E il Comitato No Tap chiama a raccolta tutti al presidio

​In attesa del verdetto del Tar del Lazio, previsto per oggi, il Comitato No Tap – temendo che la multinazionale svizzera possa riprendere i lavori – ha chiamato a raccolta tutti i primi cittadini che si erano schierati contro la realizzazione del gasdotto.

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Lo stop ‘forzato’ sta per scadere. Nella difficile partita che si sta giocando nel cantiere di San Basilio l’ultima mossa è stata quella del Tar del Lazio che ha sospeso l’espianto degli ulivi che hanno avuto la ‘sfortuna’ di trovarsi lungo il tracciato a terra del micro-tunnel. Il Tribunale Amministrativo, accogliendo il ricorso della Regione Puglia, ha fermato i lavori fino al 19 aprile, giorno in cui è atteso il “verdetto”. 
  
Salvo improbabili colpi di scena, la multinazionale svizzera, certa di avere tutti i permessi in regola, incasserà il via libera e allora sarà una corsa contro il tempo visto che tutti gli alberi devono essere spostati nel sito di stoccaggio a Masseria del Capitano entro il 30 aprile, per rispettare il ciclo vegetativo.
  
Il comitato No Tap qualunque sia lo ‘scenario’ non ha certo intenzione di farsi trovare impreparato e in una lettera – indirizzata ai 94 Sindaci che avevano firmato l’appello rivolto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – chiamano a raccolta tutti al grido di «mobilitiamoci», consapevoli che solo uniti si può vincere una battaglia che non ha nessuna intenzione di chiudersi a breve.
  
«Non è più tempo di messaggi di solidarietà, non è più tempo di firme né tantomeno di dichiarazioni pubbliche in piazze tornate a vivere: l'unica solidarietà adesso possibile – si legge nel lungo post – è quella da mettere in atto nei confronti del territorio, una consapevolezza attiva, una responsabilità dalla quale nessuno può né deve sentirsi estraneo. Crediamo che i giochi non si chiuderanno facilmente.
Organizzatevi, come stiamo facendo tutti e tutte noi, determinati e uniti ogni giorno: dividetevi i compiti, unite le forze, fate i turni!».

  
L’appuntamento è al presidio, accanto al cantiere di San Basilio, dalle prime ore dell’alba di giovedì 20 aprile. 



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