Dalla terra, naturalmente. In un libro di Tonino Marchetti “Le erbe di Torcito” 

Appuntamento oggi nella sala consiliare del Comune di Cannole alle ore 18.00 per la presentazione di un interessantissimo libro su “Le erbe di Torcito”. Interverranno l’autore Tonino Marchetti, il Presidente della Provincia Antonio Gabellone, il sindaco di Cannole Leandro Rubichi e il presidente di Pro Loco Cerceto, Oronzo Piccinno

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Sarà presentato oggi alle ore 18.00, nella sala consiliare del Comune di Cannole, il libro, pubblicato da Editrice Salentina, “Le erbe di Torcito” di Tonino Marchetti. Dialogheranno con l’autore, il Presidente della Provincia, Antonio Gabellone, il sindaco di Cannole Leandro Rubichi e il presidente di Pro Loco Cerceto – Cannole, Oronzo Piccinno.

Le erbe medicamentose spontanee

Un viaggio appassionato e interessante tra le varietà botaniche spontanee del Parco di Torcito. Una catalogazione accurata che riporta le uniche 13 erbe medicamentose, ovvero quelle che contengono sostanze utilizzabili a fini terapeutici o preventivi, validate a livello internazionale, erbe e piante spontanee rinvenute nell’area di Torcito. Ciascuna pianta è provvista di immagine, nome dialettale e descrizione dettagliata sulle proprietà e i modi d’uso, per conoscerne il potenziale terapeutico.

Un vademecum che elenca le erbe e le piante officinali, in uso anticamente nella tradizione popolare salentina ma non solo, diventate col tempo un prezioso bagaglio della Fitoterapia moderna.

Sono in tanti, infatti, a credere nel potere naturale delle piante. Rimedi che hanno il sapore dei nostri nonni malgrado ormai si stenti  nel riconoscere queste erbe medicamentose spontanee.

Un po’ di storia

In passato, conoscere le piante e le loro virtù era fondamentale per la terapia medica antica, in quanto corrispondeva all’unica soluzione possibile per la cura delle malattie. Nel tempo, vennero chiamate “officinali” tutte le erbe e le piante impiegate nelle “officine”, i laboratori farmaceutici degli speziali.

Dagli speziali giungono fino a noi le tecniche di lavorazione, le procedure di preparazione  e di conservazione delle piante officinali utilizzate per ricavare rimedi medicamentosi. Si può tranquillamente affermare che oggi le “erbe e le piante officinali” , dopo anni di oblio imposto dalla chimica imperante, sono tornate prepotentemente in uso per preservare la salute e il benessere.

Leccenews24.it ha incontrato Tonino Marchetti, farmacista a Cannole e autore del testo “Le erbe di Torcito”, edito da Editrice Salentina.

Dottore Marchetti, come mai questo libro? Cosa l’ha ispirata?

Tutto è nato dall’incontro con uno studente (Vanzanelli, ndr) che veniva nella mia farmacia per il progetto di alternanza studio-lavoro. Con lui abbiamo immaginato di realizzare una tesina sulle erbe spontanee medicamentose. Da questo nostro studio e dal confronto continuo con il nostro territorio ha preso forma la mia idea di realizzare un testo che riportasse le erbe spontanee del Parco di Tocito.

Qual è l’aspetto che differenzia il suo libro da altri testi che trattano di erbe officinali?

In effetti, esistono altri testi su questi temi. Ci tengo particolarmente a ricordare il manuale per eccellenza sulle erbe spontanee medicamentose scritto dal valente medico Salvatore Presicce di Scorrano. Il suo però è un testo che spazia tra le tante varietà nutraceutiche e quelle semplicemente utilizzate attingendo dalle credenze popolari. Nel suo libro vengono riportate infatti 92 tipologie di erbe e piante spontanee. Io, invece, ho scelto di concentrare il mio interesse sulle uniche varietà che hanno avuto una validazione scientifica internazionale da parte della più alta autorità nel campo. Dai miei studi e dalle ricerche queste erbe sono risultate essere solo 13: quelle, appunto, elencate nel mio libro “Le erbe di Torcito”.

Ci può spigare brevemente come funzionano le erbe e le piante officinali?

Per ogni erba o pianta officinale, la parte utilizzata (foglie, fiori, semi, corteccia, radici ecc.) è chiamata “droga”.

La droga contiene il fitocomplesso cioè l’insieme dei principi attivi che caratterizzano le proprietà del vegetale, non riproducibili per sintesi chimica.

Il lavoro sinergico dei principi attivi all’interno del fitocomplesso garantisce alla pianta una serie di azioni contemporanee, che il singolo componente non possiede. Il fitocomplesso abbassa, inoltre, la soglia di tossicità della pianta stessa limitandone gli effetti collaterali.

Ecco perché in campo erboristico si cerca di mantenere la pianta nella sua integrità, cioè in toto, per la preparazione di prodotti naturali.

Staremmo ore ad ascoltare il dottore Tonino Marchetti che ci cattura con la sua dotta analisi sulla storia millenaria dei rimedi naturali e sulla loro efficacia. E poi ancora quando ci parla di Torcito e del

 rammarico per come sia stato abbandonato e lasciato al proprio destino malgrado la ricchezza incommensurabile custodita nel suo bosco e sottobosco.

A questo punto, prima di salutarci, non possiamo non fare un’ultima domanda.

Dottore, perché ha scelto proprio Torcito come punto di riferimento per questa sua ricerca?

Partendo dal presupposto che ho voluto realizzare questo che per me è soprattutto un testo divulgativo, ho trovato assolutamente logico concentrarmi su Torcito, un bacino ambientale che io, anche se non possiedo origini cannolesi, amo profondamente e per il quale auspico un nuovo destino scritto magari a due mani, da pubblico e privato, sviluppando una sinergia che dia voce ai giovani e alle idee costruttive.

Una speranza condivisa, quella della rinascita di Torcito

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Torcito, cuore verde dell’entroterra idruntino, che evoca la storia di questo territorio. Una storia che lega la vita semplice dei contadini di una volta ad una terra, al contempo,  aspra e generosa. Torcito oggi può e deve segnare la rinascita di tutto un territorio.

Deve e può.