Dopo mesi di denunce, degrado e sporcizia, la spiaggia adiacente alla riserva naturale de ‘Le Cesine’ è stata finalmente ripulita. Un’area che adesso può tornare a splendere di luce nuova e per questo va detto un grosso grazie a trentacinque operatori dell’Arif di Lecce, i quali, armati di rastrello e buste di plastica, hanno liberato la battigia da bottiglie di vetro, legname, lattine di alluminio, plastica e rifiuti vari.
Il tratto di costa in questione, come noto, rientra nella competenza amministrativa del Comune di Vernole, il quale ha richiesto all’Agenzia per le Attività Irrigue e Forestali un intervento celere e qualificato. ‘La difficoltà delle operazioni – spiegano da Arif – deriva anzitutto dall’essere, quel tratto di litorale lungo sei chilometri, difficilmente accessibile: solo nel tardo pomeriggio di ieri, infatti, si è completate la pulizia degli ultimi 700 metri di spiaggia ancora restanti proprio perché più impervi’. L’area, infatti, proprio per la sua struttura morfologica, risulta essere un bacino di raccolta di tutto ciò che arriva trascinato dal mare, da Casalabate a San Cataldo. Con le mareggiate particolarmente forti, dunque, è facile che si posizioni un enorme quantitativo di rifiuti, adesso raccolti e rimossi.
‘Ogni oggetto è stato naturalmente compattato e suddiviso a seconda del tipo di materiale – raccontano in una nota gli operatori intervenuti. Al termine di quasi venti giorni di lavoro sono stati contati complessivamente 312 sacchi grandi di plastica e carta, diciassette di vetro e altrettanti di alluminio. Trova la parola fine, a questo punto, una diatriba che nei mesi estivi aveva tenuto banco tra i tavoli della politica salentina con le denunce da parte di ambientalisti e cittadini. ad essere interessate dal degrado, tuttavia, restano ancora tante spiagge, troppe, altre spiagge del Salento che ancora soffocano sotto il peso dell'immondizia.