Tre anni senza Marco Simoncelli. Ciao Sic, manchi…

Tre anni, millenovantasei giorni. Tanto è passato da quel maledetto 23 ottobre del 2011, giorno in cui Marco Simoncelli, Sic come tutti lo chiamavano, morì dopo un terribile incidente sulla pista di Sepang in Malesia. Una scivolata, l’impatto con gli altri piloti, poi la tragedia

Pista di Sepang, in Malesia. Penultimo appuntamento del Motomondiale 2011. Quel giorno, esattamente il 23 ottobre di 3 anni fa, il Gran Premio si fermò al secondo giro quando, un terribile incidente, spezzò la vita di Marco Simoncelli, promettente pilota italiano di 24 anni, dalla risata contagiosa, l’inconfondibile accento romagnolo, la strana capigliatura ribelle e dal modo di fare un po' naif. Restano ancora impresse nella mente quelle immagini che ammutolirono non solo gli appassionati delle due ruote, ma il mondo intero. Resta lo sgomento di chi cerca ancora una risposta. Come si può morire facendo quello per cui si è nati? 

Nessuno osava dirlo, ma guardando Super Sic sull’asfalto immobile, senza il casco perso dopo l’impatto all'undicesima curva con la moto di Colin Edwards tutti avevano capito la gravità della situazione. Chi conosce le gare sa che, quando non trapelano notizie, è sempre un “brutto segno”. E poi il silenzio calato sulle tribune, i volti attoniti degli altri piloti ai box, quelle sequenze choc trasmesse e ritrasmesse per cercare di capire quali potessero essere le conseguenze di quell’impatto in mancanza di versioni ufficiali e la speranza che fosse solo una delle tante “cadute” che si vedono durante le gare, quando i piloti riescono comunque a fare un gesto con la mano dalla barella, interrotta dalle lacrime di papà Paolo. C’è una legge non scritta della natura secondo cui un padre e una madre non dovrebbero mai assistere alla morte del proprio figlio, ma la vita ha spesso meccanismi incomprensibili. 

Dopo l’annuncio fu l’Italia intera a piangere. Sono passati 3 anni, millenovantasei giorni, ma il ricordo di quel campione di Coriano, che forse non aveva vinto molto ma indubbiamente si era distinto dentro e fuori i circuiti, non si è mai indebolito. Merito anche della famiglia che ha voluto con la Fondazione Simoncelli continuare a tenere in vita le passioni e gli ideali di quel ragazzo che è riuscito a conquistare il cuore di tutti.

La tristezza e lo sgomento sono gli stessi di tre anno fa.  Forse perché semplicemente Sic, manca.



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