Un defibrillatore per ogni quartiere, parte il progetto a Lecce

Il progetto è stato illustrato questa mattina al Liceo classico Palmieri di Lecce, prima tappa di un lungo percorso ‘abbracciato’ e condiviso dal Comune di Lecce.

Una rete cittadina di defibrillatori a disposizione dei quartieri. Il progetto è stato presentato questa mattina al Liceo classico Palmieri di Lecce, dove è stata inaugurata la palina che indica la presenza di un defibrillatore all’interno dell’Istituto.

“Mi fa piacere – ha esordito il sindaco Paolo Perrone – che questo progetto prenda il via proprio nella mia ex scuola.  E’ importante che nelle scuole, presidio del quartiere, possano esserci i defibrillatori. Molo spesso, la discriminante tra la vita e la morte per chi subisce un attacco cardiaco è la capacità di intervento immediato. Ecco perché il mio auspicio è che nel più breve tempo possibile ogni quartiere possa essere dotato di un defibrillatore. Mi auguro che le associazioni o i privati – vista l’esiguità di risorse da parte degli Enti locali – possano acquistare una strumentazione di questo genere”.

“Da otto anni – ha sottolineato il Comandante della Polizia Locale di Lecce, colonnello Donato Zacheo – abbiamo un defibrillatore all’interno del furgone mobile dell’infortunistica stradale. Purtroppo ogni giorno cui troviamo a che fare con situazioni piuttosto delicate e pericolose. Per questo è necessario riuscire ad allargare la rete di defibrillatori presenti in città”.

“Sono medico di rianimazione da circa quarant’anni –  ha spiegato il dottor Luigi Fuggiano, componente della Commissione medica del Comune di Lecce – posso dire tranquillamente che l’utilizzo del defibrillatore  è fondamentale per salvare vite umane. Ogni anno, per arresto cardiaco, muore un uomo ogni mille 1000 abitanti.  La precocità della rianimazione cardiopolmonare può fare la differenza tra la vita e la morte. Sono delle semplici manovre che anche una persona non sanitaria può imparare attraverso i corsi dedicati a questa pratica. Alcuni minuti prima dell’arresto cardiorespiratorio, si può avere un battito cardiaco che viene chiamata fibrillazione che non consente al cuore di battere in modo normale e quindi di non mandare sangue al cervello che soffre immediatamente. Il cervello comincia a soffrire dopo 5 minuti che non riceve ossigeno attraverso il sangue e diviene irreversibile dopo 10 minuti. Ecco perché il nostro intervento deve essere immediato e non possiamo assolutamente aspettare che arrivi il 118. Avere a disposizione un defibrillatore consente di riportare il battito cardiaco alla normalità in pochi minuti. Da questo si evince che la presenza massiva del defibrillatore in ogni punto della città può salvare il 55-65 % delle persone con tale patologia”.

Nel corso della manifestazione sono state eseguite alcune simulazioni con il defibrillatore su un manichino, è stato mostrato il funzionamento di un massaggiatore cardiaco meccanico e sarà possibile effettuare un elettrocardiogramma tramite l'utilizzo di una cover di uno smartphone. All'iniziativa hanno preso parte anche la dirigente scolastica del Liceo classico Palmieri,  Loredana Di Cuonzo, l'ingegner Gabriele Conte, titolare della Cliocom, l'azienda che ha sviluppato un'App per smartphone grazie alla quale potranno essere facilmente individuati i punti dove saranno dislocati i defibrillatori in città, i rappresentanti della Scuola di Cavalleria di Lecce, dell'Hilton Hotel, della Ipercoop di Surbo, tutti in possesso di un Dae (defibrillatore automatico esterno) e i dirigenti di alcune scuole cittadine.

Nei prossimi giorni, il presidente dell'associazione “Gesti di Vita Onlus”, Raffaele Caione, consegnerà al sindaco di Lecce, Paolo Perrone, in rappresentanza del Comune di Lecce, un defibrillatore semiautomatico che verrà posizionato nei pressi di Palazzo Carafa.



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