Vaccini obbligatori, a breve il vademecum. Asl Lecce: ‘Per la salute dei cittadini’

In relazione all’obbligatorietà dei vaccini, la redazione di Leccenews24.it ha contattato il dott. Alberto Fedele, direttore Igiene e Sanità pubblica della Asl di Lecce: ‘Stiamo valutando la situzione in attesa di linee guida precise. Necessità di assicurare salute’.

Asl Lecce direzione generale

Sull'obbligatorietà dei vaccini, ormai, non si discute. E, soprattutto, sale il numero: da quattro a dodici. Il Consiglio dei Ministri, nei giorni scorsi, ha dato l'ok al decreto legge che reintroduce la vaccinazione a scuola “senza se e senza ma”. Ciò significa, in parole povere, che i bambini da zero a sei anni non potranno accedere ad asili nido e scuole materne in assenza dei dovuti adempimenti. Per di più, tali linee guida partiranno già dal prossimo settembre. Dai sei ai sedici anni scattano, inoltre, alcune misure. Si dovrà presentare presso l'Istituto scolastico il certificato di vaccinazione, altrimenti il dirigente ne comunicherà l'eventuale mancanza alla Asl territoriale, che successivamente contatterà la famiglia e darà un arco di tempo per effettuare la vaccinazione al proprio figlio. Se ciò non dovesse accadere, le multe saranno pesanti, fino a 7.500 euro. Non solo. La violazione dell'obbligo comporta una segnalazione dell'azienda sanitaria al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale. E chi ancora non è riuscito a completarli tutti in via definitiva? Qui il Ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, rassicura che sarà comunque possibile procedere all'iscrizione, ma ad una condizione: i genitori devono certificare di aver già fatto richiesta di vaccinazioni, con tanto di documentazione da consegnare alle segreterie scolastiche tra fine luglio e prima metà di settembre.

A tal proposito, la redazione di Leccenews24.it ha contattato il dott. Alberto Fedele, direttore Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Lecce, per raccogliere una dichiarazione sull'argomento. “Siamo ancora in attesa di conoscere l'articolato del decreto. Ciò che sappiamo, al momento, riguarda l'estratto di una conferenza stampa del Ministro Lorenzin. Non appena si avrà la possibilità di assimiliare i dettagli precisi, allora potremmo muoverci a livello organizzativo, agendo a seconda dei vari livelli”. A breve, peraltro, dovrebbe venire diramato una sorta di vademecum su cosa accade e quali sono le tempistiche, così da evitare problemi burocratici ad Asl, famiglie e scuole. Lo ha detto proprio il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine della visita allo stand del Centro nazionale trapianti a Roma, a Villa Borghese, in occasione della XX Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti (che si svolgerà questa domenica con iniziative in tutta Italia).

Stiamo valutando la platea degli inadempienti – prosegue Fedele –, sebbene sia una situazione che varia da distretto a distretto e da vaccino a vaccino, anche in base alle fasce d'età. Appare impossibile, ora come ora, fornire dati e numeri precisi nella provincia di Lecce. Ad ogni modo, auspico che in uno stretto giro di tempo, magari non appena verranno diffuse delle circolari entro cui muoversi, ci si possa organizzare nel migliore dei modi. Tutto questo, però, dovrà avvenire assieme ad Asl e Regione Puglia, affinché fornisca supporto. Davanti a certe decisioni, del resto, non ci si muove mai da soli".

“L'obbligatorietà scaturisce dalla necessità di assicurare salute ai cittadini e nasce dalla preoccupazione del mondo scentifico in relazione ad un limite soglia, così che non possano subentrare epidemie”, sottolinea ancora Fedele. “Bisogna parlare basandoci su fatti certi. Lì dove hanno attecchito le campagne di vaccinazione, le malattie sono crollate drasticamente. Al contrario di luoghi nei quali, purtroppo, in mancanza di provvedimenti vaccinali si sono riaccesi focolai di malattie infettive”.

“Le garanzie al cento per cento non può darcele nessuno – conclude Fedele – ma se viene avviata la campagna di vaccinazione, certamente gli effetti negativi saranno molti di meno rispetto ai benefici”.



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