Xylella fastidiosa, continua l’impegno di Cia, Apol e Italia Nostra: ‘difendiamo insieme l’agricoltura salentina’

Continua l’impegno di CIA, Apol e Italia Nostra a tutela del comparto agricolo salentino. Questa mattina una delegazione ha incontrato il Prefetto di Lecce, Claudio Palomba e il presidente della Provincia, Antonio Gabellone.

La Xylella fastidiosa ha ferito due volte il Salento. La prima quando ha condannato a morte centinaia e centinaia di alberi di ulivo, simbolo di questa terra. La seconda quando la gestione dell’emergenza forse non è stata all’altezza del ruolo importante che il comparto ha nell’economia di questa terra. Il risultato è stato un paesaggio stravolto, messo in ginocchio da un batterio killer e un danno per i contadini, difficile da quantificare. Una cosa è certa.  L’agricoltura va difesa, con tutte le forze a disposizione. Per questo nei giorni scorsi Cia, Apol e Italia Nostra hanno presentato un documento che vuole essere un contributo a disposizione non solo dei produttori agricoli, ma anche di tutti i salentini, della politica e delle Istituzioni.
 
Nel documento era stato scritto nero su bianco che occorre considerare il "disastro Xylella" non solo sotto l'aspetto agricolo ma anche sociale, ambientale e culturale, condividendo una nuova strategia per il futuro del nostro territorio. L’impegno a tutela del comparto agricolo salentino è continuato anche oggi quando una delegazione di CIA, Apol e Italia Nostra, ha incontrato il Prefetto, Claudio Palomba e il presidente della Provincia, Antonio Gabellone.
  
«Mi è stata presentata una proposta che sicuramente svolta rispetto a ipotesi immediate e a visioni di corto respiro sulla questione – ha commentato il numero uno di Palazzo dei Celestini che ha “promesso” di portare la proposta di ordine del giorno “Disastro xylella, prospettive oltre il danno” all’attenzione dell’Assemblea dei sindaci e del Consiglio provinciale –  oggi, infatti, si pone il problema di andare in parallelo agli studi sul batterio, prendendo atto che gran parte del territorio è sconvolto dagli ulivi ormai secchi dopo l’attacco e ragionando anche in termini di rilancio del patrimonio agricolo, che non può essere tutelato senza una progettualità complessiva».
  
La delegazione composta da Giulio Sparascio, presidente Confederazione Italiana Agricoltori Lecce e presidente nazionale Turismo Verde (organizzazione che associa gli Agriturismi del soci Cia), Benedetto Accogli, presidente Apol (organizzazione di produttori olivicoli), Enzo Tarantino, amministratore Apol, Giacomo Palese, titolare azienda agricola L’Olivicola di Acquarica del Capo, Marcello Seclì, presidente Italia Nostra Sud Salento e Giuseppe Mauro Ferro, dottore agronomo e Accademico dei Georgofili ha incontrato anche il Prefetto Palomba per chiedere di farsi portavoce della problematica presso il Governo Nazionale, al fine di ottenere una legge speciale in materia.
  
Il Prefetto, di sua iniziativa, ha suggerito la possibilità di inserire l’Ordine del Giorno presentato da Apol, CIA e Italia Nostra nel progetto dei distretti turistici fortemente voluto dallo stesso Prefetto di Lecce.



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