«Troppa incuria e degrado a Lizzanello», si dimette l’assessore all’Urbanistica

Maurizio Calogiuri dall’8 febbraio scorso ha ricoperto il ruolo di assessore all’Urbanistica ed Edilizia Privata, fino alla decisione comunicata oggi di lasciare la maggioranza per la mancata condivisione delle scelte di gestione.

Un comunicato stampa dettagliato che vuole motivare una scelta politica che interessa la comunità di Lizzanello e la sua frazione di Merine. A firmarlo l’ormai ex assessore all’Urbanistica ed Edilizia, Maurizio Calogiuri che scrive di “una ponderata ed attenta analisi della situazione generale di incuria e degrado in cui versa il Ns. amato paese e la frazione di Merine” e di una mancata condivisione delle “le scelte politiche, economiche ed amministrative della maggioranza di governo” .

Chiara, quindi, la volontà di Calogiuri ad “abbandonare la maggioranza ed il ruolo di Assessore all’Urbanistica ed Edilizia che ricopro dall’8 febbraio scorso e ripartire dai tavoli dell’opposizione da indipendente, nella certezza di svolgere un ruolo di impegno anche tra le fila della minoranza, nella ricerca costante della verità e controllo degli atti, nell’esclusivo interesse dei miei concittadini e dell’ente pubblico”

La decisione sarebbe maturata “dopo aver constatato l’ennesima mancanza di collegialità e democrazia nelle decisioni e scelte di governo, infatti ancora una volta ci si prepara a deliberare in consiglio la proposta n°13 senza che su tale provvedimento, così importante e delicato – per la vita dell’ente e per i miei concittadini – io abbia potuto dare suggerimenti e/o consigli”.

Come scrive Calogiuri “Una proposta di delibera che, come si può leggere, prevede solo ed esclusivamente l’incasso delle tasse e dei ruoli coattivi non pagati a partire dal 2005 per diversi tributi che vanno dall’ICI all’IMU, dalla TARSU alla TARI e alla TOSAP e che nulla prevede, invece, in termini di tagli alla spesa, alle convenzioni, alle indennità ecc… in un contesto logico di spending review”.

Maurizio Calogiuri affonda anche sulla “ situazione degli uffici comunali in seria emergenza e carenza di personale e strutture, dall’ufficio anagrafe all’ufficio tecnico, dove gli impiegati con pochi mezzi cercano di far fronte all’esubero di lavoro” e sulla “ totale mancanza di fiducia da parte dei cittadini, del senso di abbandono tra le fasce deboli, i giovani, i disoccupati e le famiglie sole e disperate, l’assenza di interventi per la crescita economica, occupazionale, culturale e sociale del nostro paese. In tre anni di questa prima esperienza amministrativa ho, mio malgrado, ascoltato lamentele e storie incredibili che fanno parte del nostro paese e della quotidianità di tutti e per cui nulla è stato mai fatto”.

In ultimo, l’ex assessore sottolinea che nei sei mesi in cui ha ricoperto l’incarico di Assessore all’Urbanistica ha “raggiunto diversi obiettivi nella redazione del Piano Urbanistico Generale, nello specifico sono state redatte e completate le consulenze specialistiche del geologo e dell’agronomo richieste dalla normativa vigente, è stato redatto il nuovo regolamento edilizio comunale, sono stati individuati i tecnici specialisti per la Valutazione Ambientale Strategica. Questi importanti traguardi raggiunticonsentiranno a chi seguirà dopo di me di concludere in brevissimo tempo l’iter burocratico per l’approvazione del PUG”.

Per concludere “Da uomo prima, ma anche da padre e da cittadino sento di non condividere assolutamente le scelte programmatiche e di gestione della cosa pubblica che percorrono una strada inversa rispetto ai reali bisogni delle Comunità di Lizzanello e Merine e rispetto alla mia idea di Politica”.

Una tegola sulla gestione Giovannico, parole che pesano e che dovranno essere sicuramente valutate dal primo cittadino.



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