​275, cifre gonfiate per il raddoppio della Maglie-Leuca: tra gli indagati anche Antonio Fitto

La Procura ha puntato il dito sulla progettazione affidata alla Prosal e avvenuta senza passare attraverso un bando di gara pubblico, nel lontano 94. Trattandosi di fatti risalenti a ben 22 anni fa, l’inchiesta potrebbe concludersi con una richiesta di archiviazione.

Chiuse le indagini sull'affidamento dei lavori ad una ditta, relative al raddoppio della 275 Maglie-Leuca e ritenuti in odor di truffa. Il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone ha notificato l'avviso di conclusione a quattro persone. Si tratta di: Rosa Palma, 68enne leccese, legale rappresentante della Prosal ( dall'ottobre del 1990); Paola Tana 49enne di Lecce, direttore generale dell'Asi (ora Sisri) dal 2008 al 2011; Antonio Fitto, 60 anni, ex sindaco di Maglie ; Carmine Caputo 55 anni di Galatone, ex assessore comunale al bilancio. Entrambi sono stati componenti del consiglio amministrazione Asi , da settembre 2007 a giugno 2011.
  
Rosa Palma risponde del reato di tentata truffa e di truffa consumata in concorso, gli altri tre indagati, solamente di truffa consumata in concorso. Nello specifico, la Procura leccese ha puntato il dito sulla progettazione affidata alla Prosal e avvenuta senza passare attraverso un bando di gara pubblico, nel lontano 1994. Il conferimento dei lavori alla ditta in questione, sarebbe  avvenuto grazie al consorzio Asi, ex Sisri. I fatti risalgono al 27 dicembre di 22 anni fa e le indagini condotte  dai finanzieri della Tenenza di Maglie, avrebbero accertato delle cifre "gonfiate" relative al compenso ricevuto dal progettista del raddoppio. La somma non "dovuta" corrisponderebbe, secondo l'accusa a circa 600mila euro. In base all’apposita convenzione stipulata tra i due partner, la cifra non avrebbe dovuto superare l’1,5 % dell’importo dei lavori previsti nel progetto definitivo.
 
La Procura leccese ha inoltre fatto luce su di un compenso corrisposto da Anas nel 2011 alla Prosal. L'accordo in questione, riguarderebbe  un rimborso spese per attività cartografiche ed indagini geognostiche e ambientali,  il cui importo sarebbe stato omnicomprensivo di Iva. La truffa non sarebbe però stata effettivamente consumata.
 
Ad ogni modo, trattandosi di fatti risalenti a ben 22 anni fa, linchiesta potrebbe concludersi con una richiesta di archiviazione. Ricordiamo che intanto continuano le indagini dell’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta dal magistrato in aspettativa Raffaele Cantone, sull’assegnazione dell’appalto della 275.
 
Rimane inoltre da chiedersi se il progetto così concepito possa essere effettivamente realizzato, considerando che il tracciato  passa attraverso due discariche.



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