È riuscito a chiedere aiuto ai suoi familiari dopo che il disco metallico della smerigliatrice, che si è staccato all’improvviso, gli ha tranciato l’addome. Ma le ferite riportate erano troppo gravi e un 48enne di Squinzano non c’è stato più nulla da fare. È morto dissanguato poco prima che l’ambulanza del 118 riuscisse a trasportarlo in ospedale, nel tentativo disperato di strapparlo a quel tragico destino. Ha perso la vita così, per un inspiegabile incidente, davanti agli occhi dei suoi cari Maurizio Perrone.
La terribile tragedia si è consumata nel garage di un’abitazione di campagna, alla periferia della cittadina, sulla strada per Torchiarolo. L’uomo stava svolgendo alcuni piccoli lavori, quando la parte di metallo dell’attrezzo si è staccata colpendolo in pieno all’altezza dello stomaco. La lama impazzita gli ha procurato un taglio 'fatale', talmente profondo da ucciderlo. Il poveretto si è accasciato a terra, in una pozza di sangue, ma ha trovato la forza di chiamare i suoi familiari prima di perdere i sensi. Hanno cercato di aiutarlo mentre attivavano la macchina dei soccorsi, ma ogni tentativo è stato inutile: il 48enne è spirato poco dopo, nel giro di pochi minuti.
Quando hanno raggiunto l’appartamento, i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Nell’abitazione sono giunti anche i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Campi Salentina, guidata dal capitano Alan Trucchi, che hanno immediatamente avvitato le indagini per ricostruire una tragedia che ha sconvolto una famiglia e l’intera comunità.
Il corpo dell'uomo è stato trasferito nella camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce. Dopo gli accertamenti, sarà restituito alla famiglia per i funerali.