‘Il denaro o ti sciolgo nell’acido’. Il presunto estorsore si difende ‘Mai minacciato nessuno’

‘Solo un rapporto di dare-avere’. È quello emerge dalla ricostruzione fornita dal 29enne Giovanni Cosma, nell’udienza di convalida. L’avvocato Giuseppe De Rinaldis ha chiesto la scarcerazione del proprio assistito ed in subordine la detenzione ai domiciliari.

Nessuna estorsione né alcun tipo di minaccia, ma solo il travisamento da parte della presunta persona offesa, di una normale dinamica di debito-credito. È quello emerge dalla ricostruzione fornita dal ventinovenne Giovanni Cosma, nell'udienza di convalida dell'arresto tenutasi nelle scorse ore dinanzi al gip Giovanni Gallo. Il giovane leccese ha anche negato di aver minacciato l'artigiano leccese di cui si riteneva un amico, con frasi del tipo "Se non ricevo il denaro, ti sciolgo nell’acido".

A breve, si saprà quale misura abbia preso il giudice, dopo che il legale di Cosma, l'avvocato Giuseppe De Rinaldis aveva chiesto la scarcerazione del proprio assistito ed in subordine la detenzione ai domiciliari.

Cosma, ricordiamo, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola martedì scorso dai Carabinieri della Stazione di Santa Rosa, dopo che il PM Massimiliano Carducci ne aveva disposto l'arresto con l'accusa di estorsione. I militari avevano ricevuto da un artigiano, il giorno prima, la denuncia di presunti tentativi estorsivi ad opera del ventinovenne Giovanni Cosma. L’ultimo episodio si sarebbe verificato proprio quella mattina durante l’ennesima telefonata ricevuta sul suo numero di cellulare: «trova subito 450 euro». Contattato di nuovo dall'amico, quest'ultimo gli avrebbe intimato di preparare per le 13:30 il denaro richiesto, ma dinanzi alla sua preoccupazione di non riuscire a trovare in così poco tempo la somma richiesta, avrebbe replicato: «Non hai i soldi? Se non ricevo il denaro, ti sciolgo nell’acido».

I Carabinieri della Stazione di Santa Rosa avevano deciso di organizzare lo ‘scambio’ di denaro nell’azienda della vittima; preparate le banconote, i cui numeri di serie sono stati accuratamente annotati e fotografati, i carabinieri si sono presentati all’appuntamento con il presunto estorsore.

Ma i militari non sono entrati in azione subito, anzi hanno ascoltato ed annotato il colloquio tra l'artigiano ed il 29enne leccese. In particolare, quando il malcapitato ha confessato di aver racimolato solo 200 euro invece dei 450 richiesti, Cosma avrebbe proceduto alle minacce, intimandogli di trovare il restante denaro entro le 16.00, anche rubando contanti o monili in oro dall’abitazione dei genitori, altrimenti gliene avrebbe chiesti ancora di più e lo avrebbe ucciso di botte.

Tutto ciò si protraeva per parecchi minuti, fino a quando Cosma ha deciso di impossessarsi quantomeno dei duecento euro che la presunta vittima aveva preparato per lui. Subito dopo, i Carabinieri in uniforme della Stazione di Lecce Santa Rosa e quelli in abiti civili del Nucleo Operativo della Compagnia di Lecce sono intervenuti e hanno bloccato Cosma. Nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno recuperato dal portafogli, il denaro ricevuto poco prima dall'artigiano.



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