‘La terra tua amala e difendila’: gli agricoltori non si arrendono al piano-Silletti e bloccano la Brindisi-Lecce

Continuano le proteste degli agricoltori contro i provvedimenti anti-xylella del Piano-Silletti. Oggi cinquanta manifestanti contrari all’eradicazione degli ulivi hanno bloccato un tratto della strada statale 613 Brindisi-Lecce.

La protesta avrà sicuramente sortito il suo effetto. Anas, infatti, s’è vista costretta a chiudere provvisoriamente un tratto della strada statale 613 "Brindisi-Lecce" in corrispondenza del bivio per Torchiarolo al km 17,000, in provincia di Brindisi.  50 manifestanti contrari alle eradicazioni degli ulivi disposte dal documento per l'emergenza Xylella. Sul posto la polizia avrebbe convinto i dimostranti, più in là, a liberare parte della carreggiata. Il traffico ora è parzialmente smistato sulle strade secondarie, ma procede comunque a rilento. Tornano dunque a farsi sentire gli agricoltori che si oppongono ai provvedimenti previsti dal piano-Silletti, il cui nome deriva proprio dal Commissario Straordinario al fine di evitare la diffusione del batterio che causa il disseccamento rapido degli ulivi. "La terra tua amala e difendila", recita uno degli striscioni presenti che ricorda il brano dialettale di un noto gruppo salentino. 

Negli scorsi giorni, infatti, sono proseguiti a ritmo incalzante gli sradicamenti “volontari” ad opera dei proprietari delle millenarie piante. Tanto quelle giudicate infette, quanto le altre situate nel raggio di cento metri. Necessario, anche se doloroso, cedere alle richieste stabilite dai agli alti vertici della politica europea, altrimenti subentra il rischio di incorrere nel ramo penale. E molti proprietari terrieri – che ricevono degli indennizzi in base alla quantità degli alberi tagliati – pur di evitare guai giudiziari obbediscono.

Già lo scorso Sabato, sempre in zona Torchiarolo, alcuni manifestanti fermarono l’operazione di espianto all’interno di un fondo appartenente ad un signore di Trepuzzi. E qualche giorno prima bloccarono sempre la circolazione lungo l’area stradale che collega Brindisi al capoluogo salentino. Da un sit-in all’altro. Stamattina, infatti, davanti alla Prefettura di Lecce si sentivano con forza i vivaisti danneggiati dal divieto di commercializzazione delle barbatelle.



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