‘Massaggia’ nelle parti intime una paziente durante l’ecografia: radiologo condannato a 2 anni

Il collegio della seconda sezione penale ha ritenuto il 62enne Vito Cannazza di Corigliano d’Otranto colpevole del reato di violenza sessuale, con l’aggravante dell’abuso di prestazione d’opera, tenendo conto dell’ipotesi lieve. I giudici hanno disposto la sospensione della pena.

Avrebbe "massaggiato" nelle parti intime la paziente durante l'ecografia ed un radiologo è stato condannato a 2 anni.
  
Il collegio della seconda sezione penale (Presidente Pasquale Sansonetti, a latere Annalisa De Benedictis, relatore Marcello Rizzo) ha ritenuto il 62enne Vito Cannazza di Corigliano d'Otranto colpevole del reato di violenza sessuale con l'aggravante dell'abuso di prestazione d'opera, tenendo conto dell'«ipotesi lieve». I giudici hanno anche accordato all'imputato le attenuanti generiche, disposto la sospensione della pena e l'interdizione dall'esercizio dell'attività medica per la durata di 2 anni.
  
Il radiologo dovrà corrispondere una provvisionale di 5mila euro in favore della vittima di abusi sessuali, mentre il risarcimento del danno sarà quantificato in separata sede.
  
La 66enne di Bagnolo del Salento che avrebbe ricevuto "attenzioni" molto intime dal medico dell’ospedale 'Ignazio Veris Delli Ponti' di Scorrano si è costituita parte civile con l'avvocato Dimitry Conte. Il medico è invece difeso dall'avvocato Luigi Corvaglia, il quale ha chiesto l'assoluzione del dottor Cannazza ritenendo le accuse infondate . In precedenza, il pubblico ministero Stefania Mininni aveva invocato una condanna a 5 anni di reclusione.
  
Nella scorsa udienza, la vittima di molestie  ha confermato in aula  le accuse. I fatti risalgono al 2 gennaio del 2014, quando la donna decise di consultare il Pronto Soccorso del nosocomio salentino, a causa di forti dolori addominali. Dopo una prima visita di controllo fu condotta nel reparto di Radiologia per un'ecografia addominale. Secondo quanto riferito dalla 66enne anche in sede denuncia, il medico, quando era già distesa sul lettino avrebbe spento la luce; poi le avrebbe alzato la maglietta scoprendole il seno e abbassato i pantaloni fino all’inguine. Dopo averle cosparso il gel sull’addome, non avrebbe usato il lettore per l’ecografia ma, come sostenuto dal pubblico ministero, avrebbe cominciato a massaggiare l’area interessata col braccio, infilando il gomito nelle parte intime e spingendo sempre più forte.
  
La donna, accortasi delle intenzioni del dottore, gli avrebbe spostato la mano. Il radiologo si sarebbe allontanato per un attimo per poi ritornare da lei. Nel frattempo, avrebbe inserito il saliscendi della porta cercando di chiuderla da dentro con il chiavistello. A quel punto, la paziente, si sarebbe strappata la flebo che aveva al braccio, per uscire sanguinante dalla stanza e il medico le avrebbe detto "Lei mi denunci e io la querelo così mi faccio le vacanze". La 64enne sarebbe poi scappata in corsia, dove sarebbe stata soccorsa da alcuni infermieri e da un agente del Corpo Forestale. La signora, infine, si è recata presso la Stazione dei Carabinieri di Maglie per presentare denuncia contro il medico.
  
Sempre nell'udienza scorsa è stato sentito un altro importante teste. Una donna originaria di Fano, ma spesso nel Salento per trascorrere le vacanze. La signora, avendo appreso causalmente dell'episodio di presunte molestie subite dalla salentina, avrebbe trovato il coraggio di raccontare quanto accadutole. Dinanzi ai giudici, ha riferito dei palpeggiamenti nelle parti intime da parte del medico. L'episodio si sarebbe verificato nel 2010 durante un clisma-opaco (visita radiologica dell'intestino crasso).
  
Cannazza, oggi in aula, ha rilasciato spontanee dichiarazioni . Il radiologo ha sostenuto che la signora di Fano sarebbe stata vittima di una pura suggestione, ed egli si sarebbe limitato ad una manovra per la fuoriuscita  del liquido di contrasto.



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