‘Qui comando io’, non vuole pagare le birre al bar e va su tutte le furie quando chiamano la polizia. Arrestato

Nonostante fosse ai domiciliari, Johnny Manco, 25enne di origini brasiliane, si è allontanato dalla sua abitazione e ha seminato il panico all’interno di un bar di Taurisano: finisce in manette per evasione, estorsione, lesioni personali, danneggiamento e minacce.

Se non si contano feriti è solto una 'fortunata casualità', ma il caos provocato all’interno di un bar di Taurisano è costato comunque molto caro a Johnny Manco, 25enne di origini brasiliane, finito in manette nella serata di ieri per evasione, estorsione, lesioni personali, danneggiamento e minacce. Tutto è iniziato quando il giovane, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, si è allontanato dalla sua abitazione per recarsi all’interno del locale, dove ha seminato il panico tra i presenti. Prima ha arraffato alcune bottiglie di birra dal frigo, senza chiedere il permesso, poi ha iniziato ad offrirle ad alcuni clienti come se nulla fosse e quando il titolare ha giustamente chiesto di saldare il conto è successo il pandemonio. ‘Qui comando io, non pago niente’ avrebbe risposto.  
  
La situazione è degenerata quando il 25enne ha capito che di lì a poco sarebbe arrivata la polizia. Il sospetto lo ha mandato su tutte le furie tant’è che ha iniziato a lanciare in aria le bottiglie di birra che,  fortunatamente, non hanno colpito nessuno e a prendere a calci gli arredi, danneggiando in particolare la porta del bagno ed una sedia. Non solo, nel mirino della sua follia è finito anche il titolare del bar che ha preso a pugni e minacciato con intimidazioni del tipo: «ti uccido, te la farò pagare perché mi hai denunciato». Poi è andato via. Poco dopo, sono giunti sul posto i poliziotti che hanno constatato i danni arrecati al locale.
 
È finita così? Macché. Quando ha visto la volante allontanarsi, il 25enne è tornato nel bar e, con aria spavalda, è andato a prendersi un’altra bottiglia di birra. Rimproverato ancora una volta dal titolare lo ha afferrato per il collo e lo ha colpito sul viso con la mano. Ancora, con tutta la sua forza, lo ha gettato per terra violentemente continuando a dargli pugni e calci. E anche quando è riuscito a rialzarsi, il 25enne gli ha lanciato contro un tavolino in plastica che ha però colpito la figlia del gestore, senza conseguenze.
 
Questa volta la volante è riuscito a bloccarlo e lo ha accompagnato in ufficio dove il 25enne ha assunto atteggiamenti sempre più ostili e poco collaborativi tanto da far ritenere opportuno l’intervento dei sanitari del 118 che, valutate le sue condizioni dovute all’assunzione di alcool lo immobilizzavano somministrandogli del tranquillante.
 
Dopo le formalità di rito, il Pubblico Ministero di turno, la dottoressa Roberta Licci, ha disposto che Manco fosse ‘accompagnato’ presso la Casa circondariale di Lecce.



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