47enne salentino si toglie la vita nel carcere di Grosseto. Trovato impiccato nella sua cella

L’uomo era indagato per lesioni e maltrattamenti in famiglia. A darne notizia il Sappe. L’episodio è avvenuto intorno alle 3.00 di questa mattina. Immediato l’intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria. Purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Una nuova tragedia si consuma all’interno di un istituto penitenziario e, nello specifico,  quello di Grosseto, dove, questa mattina, poco prima dell’alba,  intorno alle ore 3.00, un uomo, un 47enne originario della provincia di Lecce, si è tolto la vita impiccandosi alla finestra della sua cella.
 
Ad accorgersi di quanto stava avvenendo un agente di Polizia Penitenziaria che, nel corso del suo consueto giro di controllo,  una volta resosi conto della situazione, non ha esitato a intervenire prontamente. Troppo tardi, però, perché, per il detenuto, non c’era più nulla da fare.
 
A rendere nota la tragedia e dare notizia dell’accaduto il Sappe, il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria.
 
“Questo nuovo drammatico suicidio di un altro detenuto evidenzia come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari, lasciando isolato il personale di polizia penitenziaria (che purtroppo non ha potuto impedire il grave evento) a gestire queste situazioni di emergenza. Il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri. La situazione nelle carceri  resta allarmante. Altro che emergenza superata, ha dichiarato il Segretario Generale, Donato Capece.
 
A spiegare come ci si è accorti di quanto avvenuto il segretario del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria della Toscana, Pasquale Salemme: “L'agente di servizio aveva fatto il giro di controllo alle tre e l'uomo dormiva (o almeno così sembrava); al successivo passaggio, alle 3.15 circa, l'ha trovato impiccato alla finestra. Subito si è intervenuti, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare".