5grammi nascosti nel risvolto del maglione, in casa altra ‘coca’. Figlio e patrigno nei guai

Pasquale Giannone, 30enne di Borgagne è finito ai domiciliari, il patrigno 56enne Albino Volpe, invece, in carcere. Tutto è nato da una manovra azzardata che ha insospettito i carabinieri. In totale sono stati sequestrati 35grammi di cocaina.

Sono incappati in una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Melendugno, impegnata in un normale servizio di controllo finalizzato proprio al contrasto degli illeciti in materia di sostanze stupefacenti e per il 30enne Pasquale Giannone e il suo patrigno 56enne, Albino Volpe, entrambi di Borgagne, sono iniziati i guai. I due, volti già noti alle forze dell’ordine, mentre si trovavano a bordo di una monovolume, con una manovra azzardata che non poteva certo passare inosservata, hanno tentato di ‘scampare’ al controllo. E invece sono stati bloccati e sottoposti ad un’accurata perquisizione personale e veicolare.

La ‘sorpresa’ è spuntata fuori dal risvolto della manica di Giannone, dove il 30enne aveva nascosto un involucro contenente circa 5 grammi cocaina. Da lì, i militari hanno deciso di estendere i controlli anche all’abitazione dei due dove, in un pacchetto di sigarette, sono stati recuperati altri quattro involucri dello stesso tipo ed un bilancino di precisione. In totale, sono stati sequestrati complessivamente 35 grammi di cocaina sui quali, come di consueto, saranno effettuate le analisi quali-quantitative a cura del Laboratorio Analisi Scientifiche dell’Arma.

Intanto, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, per Albino Volpe si sono aperte le porte di Borgo San Nicola mentre per il 30enne sono scattati gli arresti domiciliari. Entrambi ora dovranno rispondere di concorso in detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.



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