​Botti di fine anno pericolosi conservati in un supermercato: scatta il sequestro della Guardia di Finanza

Altro maxi sequestro di botti illegali in Salento. Nelle ultime ore la Guardia di Finanza ha deferito un uomo di origini cinesi, legale rappresentante di un supermercato di San Cesario, il quale custodiva nel suo esercizio circa 55mila giochi pirici. Il tutto è stato sequestrato.

Il giro di vite da parte delle Forze dell’Ordine si fa sempre più stringente: in pieno clima di festività di fine anno, sono i cosidetti ‘botti di Capodanno’ illegali ad attirare il maggior impegno delle operazioni dei tanti agenti impegnati sul territorio salentino. Tanti i sequestri arrivati negli ultimi giorni, ai quali si aggiunge l’ultimo in ordine di tempo da parte della Guardia di Finanza.
 
I militari del Comando Provinciale di Lecce, infatti, dando esecuzione a precise direttive del comando regionale puglia, stanno attuando mirati controlli per il contrasto alla vendita abusiva di fuochi pirotecnici ritenuti pericolosi. L’ultimo dei quali ha visto come protagonista un uomo di origini cinesi, individuato come legale rappresentante di un supermercato di San Cesario, con precedenti specifici, il quale all’interno della ropria attività commerciale e nel deposito attiguo alla stessa, conservava in maniera totalmente abusivamente circa 55mila giochi pirotecnici, per un peso complessivo che superava i 45 chilogrammi.
 
“Il materiale esplodente, di diversa qualità e manifattura, data l’elevata massa attiva, aveva un alto potere deflagrante – spigano le Fiamme Gialle – tale da poter provocare, in caso di innesco accidentale, notevoli danni al fabbricato e alle abitazioni circostanti”. Insomma, una sorta di bomba a orologeria.
 
Scoperto in possesso di tutto questo materiale, il proprietario dei locali non è stato in grado di esibire alcuna documentazione che ne giustificasse l’acquisto. Non solo. Nel corso delle operazioni di servizio, la Guardia di Finanza, ha accertato che tutti i giochi pirotecnici rinvenuti violavano le norme sulla sicurezza e sulla pubblica incolumità.
 
Il responsabile, pertanto, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce per l’illecito di detenzione abusiva di prodotti esplodenti e per ricettazione.

Il dissequestro
Il pubblico ministero Donatina Buffelli, nella giornata di venerdì 29 dicembre 2016, ha accolto l’istanza difensiva avanzata dall’avv. Rita Ciccarese, legale dell'uomo di origini cinesi. Il PM, quindi, ha disposto il dissequestro dei 55mila fuochi d’artificio, per un peso complessivo di polvere da sparo che superava i 45 chilogrammi.

L’avvocato Ciccarese è, quindi, riuscita a dimostrare l’illegittimità del sequestro. Secondo il legale, "i fuochi d’artificio sequestrati – benché siano certamente di ingente quantità – appartengono ad una categoria per la quale non è necessaria alcuna licenza per la vendita al pubblico".
Il  materiale pirotecnico è stato riconsegnato all’indagato il quale sarà libero di rimettere il tutto  in commercio.