​Ieri la protesta, oggi un altro appello: ‘Si metta in sicurezza quell’incrocio maledetto!’

Leccenews24.it ha voluto accogliere l’appello, dopo la manifestazione di ieri mattina, di alcuni ragazzi di Frigole. ‘Quanta gente ancora dovrà piangere? Oltre 2mila firme di cittadini contribuenti per la messa in sicurezza di quell’incrocio attendono risposte’.

“Vengano presi subito provvedimenti per non lasciare che il tempo scorra e i nostri appelli vengano trascurati”. La protesta avvenuta ieri, nei pressi del km 7 lungo la strada Lecce-Frigole, all’altezza dell’incrocio in cui diversi sono stati gli incidenti, anche mortali, non vuole affatto cadere nel dimenticatoio. Anzi, l’invito a far sì che l’argomento non venga affrontato solo “una tantum”, ma quotidianamente, arriva proprio da quei ragazzi di Frigole impegnatisi, le scorse ore, ad organizzare il sit-in. “Chi sarà il prossimo? Se toccasse a voi?”; “2000 firme ignorate”; “Pericolo di morte”. Questi gli striscioni affissi sul posto. Leccenews24.it, a tal proposito, ha voluto ascoltare Michelino Ricci, cittadino originario della marina leccese, facente parte – assieme ad altri ragazzi – del motore pulsante della manifestazione avvenuta domenica mattina. Giovani che hanno un buon motivo per dire la propria, poiché amici di un ragazzo deceduto, due anni fa, proprio a causa di un grave sinistro avvenuto nel tratto interessato.

“Dopo le varie segnalazioni fatte agli organi competenti – rivela Michelino – mi chiedo ancora una volta cosa stanno aspettando a mettere in sicurezza quel pezzo di strada. Oltre duemila firme di cittadini contribuenti per la messa in sicurezza dell’incrocio ‘maledetto’”. “Quanta gente ancora dovrà piangere? – si domanda Michelino –, quelle firme esigono una risposta e un segnale che qualcosa su quel punto possa cambiare al più presto!”. Riflessione giunta, peraltro, a margine di un altro episodio tragico, datato 14 settembre.

Noi siamo pronti, nel nostro piccolo, a passare ancora notti in bianco – scrive invece sul proprio profilo facebook Gloria, un’altra ragazza che ha partecipato nell’organizzazione della manifestazione di ieri – a prendere pennelli, vernici, lenzuola; a non organizzarci per un sabato sera ‘da sballo’, ma organizzare e far sentire da lontano le nostre grida di disperazione”. Sperando, dunque, che arrivino a chi di dovere.

È successo ancora. Non possiamo accettarlo. L’ennesimo incidente sull’incrocio di via Roggerone è costato un’altra vita”. Aveva dichiarato nei giorni scorsi, sul suo profilo social, Mauro Giliberti, capogruppo di opposizione del centrodestra al Comune di Lecce.

Chiediamo ancora una volta, e sempre con spirito costruttivo, l’intervento congiunto delle Istituzioni Comune e Provincia di Lecce, affinché venga convocato un tavolo tecnico per varare la soluzione migliore, al minor costo possibile, che garantisca un rallentamento della velocità in prossimità di questo incrocio. A questo proposito, mi impegnerò a presentare una interrogazione in Consiglio”.



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