Abusi sessuali su due nipotine ed un’altra minore? A processo presunto zio-orco

Un 55enne del Basso Salento ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato.Ricordiamo che finì in manette, lo scorso anno per i presunti abusi su una nipote di 13 anni. Successivamente sarebbero emersi altri due casi.

Avrebbe filmato i rapporti sessuali con la nipotina di appena 13 anni e abusato di altre due minori. Un 55enne di un piccolo paese del Basso Salento, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato.
Il gup Vincenzo Brancato ha accolto l’istanza presentata dall’imputato, assistito dagli avvocati Mauro Marzano e Luigi Corvaglia. Il processo si celebrerà il 12 aprile prossimo. In quell’occasione discuteranno le parti e successivamente il giudice emetterà la sentenza.
L’uomo risponde di violenza sessuale aggravata e continuata, pornografia minorile, adescamento di minore.

Ricordiamo che il presunto zio-orco finì in manette lo scorso anno, a seguito dell’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal gip Simona Panzera.
A scoprire quanto accaduto, sarebbe stata la mamma che, per puro caso, entrò in possesso del cellulare della figlia, dopo che era finito nella mani del fratellino. La prima schermata che si è aperta davanti ai suoi occhi è stata quella di un video, con immagini “spinte”. Continuando a visionare il filmato, si è accorta che la “vittima” delle violenze era la sua bambina. La donna, senza indugi, assieme al marito è corsa a chiedere aiuto alla caserma dei Carabinieri della Stazione di un paese limitrofo. Per mesi, la vittima avrebbe subito anche i ricatti e le minacce del parente. L’uomo, infatti, per comprare il silenzio della ragazzina, l’avrebbe minacciata di pubblicare in rete, attraverso WhatsApp, le immagini pornografiche che la ritraevano.

Il telefonino, il tablet e il computer usati dall’orco per riprendere i rapporti sessuali e nelle cui memorie digitali sono stati recuperati i video, sono stati sequestrati ed è stata già affidata una consulenza tecnica al perito informatico dr. Claudio Leone. In alcune registrazioni, ovviamente acquisite agli atti dell’inchiesta, si sentirebbe chiaramente la bambina implorare il suo persecutore di lasciarla stare. Fatti poi confermati anche in sede di ascolto protetto, dinanzi al Pubblico Ministero Stefania Mininni.

Successivamente, sarebbero emersi altri due casi. Uno riguarderebbe un’altra nipote di appena 6 anni e gli abusi sessuali si sarebbe consumati in casa dell’uomo. L’altro episodio, coinvolgerebbe una ragazzina di 12 anni, che sarebbe stata adescata tramite whatsapp e poi violentata. Tutti gli episodi contestati si sarebbero verificati tra ottobre del 2016 e febbraio del 2017, in due paesi diversi del Basso Salento.



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