Accoltella un passante dopo il colpo alle Poste, preso il secondo uomo. Risponde anche di tentato omicidio

Durata meno di un mese la ‘fuga’ di uno dei rapinatori all’Ufficio Postale di San Cassiano che costò una ferita all’addome ad un passante che aveva tentato di fermare i malviventi. Il complice era stato arrestato subito.

Tutti ricorderanno quanto accaduto il 31 ottobre a San Cassiano. Era da poco scoccato mezzogiorno quando due rapinatori, armati di una pistola e un coltello, hanno fatto irruzione all’interno del piccolo ufficio postale. Dopo aver minacciato i presenti, atterriti, sono riusciti a farsi consegnare circa 4.300 euro in contanti. Arraffato il bottino, sono scappati via ma quando pensavano di averla fatta franca si sono dovuti scontrare con la rabbia di alcuni cittadini coraggiosi che hanno cercato di impedire la fuga in tutti i modi. E sono anche riusciti a fermare uno dei rapinatori, bloccandolo a terra in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. A questo punto, la situazione è degenerata. Il complice, infatti, nel tentativo di liberare il compagno di scorribande dalla presa, si è scagliato con violenza contro uno dei passanti-eroi, R. G, sferrandogli una coltellata all’addome. Un taglio profondo che non gli avrebbe lasciato scampo, se non fosse stato per il repentino intervento del 118.
  
Riguadagnata la “libertà”, i due rapinatori si sono divisi: uno, ha cercato di far perdere le sue tracce, dileguandosi a piedi nelle stradine limitrofe. Salvo poi essere arrestato, poco dopo, dai Carabinieri di Maglie. Si trattava, come è noto, di Giorgio Tarantino. L’altro, invece, si è allontanato dalla scena utilizzando una Fiat Punto, la stessa con cui avevano raggiunto l’ufficio Postale. Ha provato a recuperare l’amico, ma ha girato a vuoto e si è allontanato in direzione di Matino, dopo essersi disfatto del coltello insanguinato.
 
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Maglie, sotto il coordinamento del Pubblico Ministero della Procura di Lecce, Carmen Ruggiero, hanno permesso di ricostruire nel dettaglio i fatti e risalire all’autore del brutale accoltellamento. Tant’è che, ieri sera, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Maglie hanno bussato alla porta di Sabino Vitale, volto sconosciuto alle forze dell’ordine, almeno fino alla visita all’ufficio Postale.  Il 25enne è stato arrestato in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Lecce ieri mattina.
 
Determinanti, per chiudere il cerchio, sono stati l’identikit dei testimoni, gli intrecci dei tabulati e le celle telefoniche agganciate nell’orario a cavallo della rapina. Una telecamera a circuito chiuso di un distributore alle porte di San Cassiano, inoltre, aveva ripreso i due complici poco prima della rapina, intenti a effettuare rifornimento, vestiti esattamente con gli indumenti utilizzati per consumare il reato e descritti dettagliatamente dai testimoni. All’appello mancavano ancora alcuni elementi: la pistola e parte della refurtiva trafugata, dato che i due si erano già parzialmente divisi le loro quote. Ecco che, alcuni giorni fa, i Carabinieri hanno perlustrato il tratto percorso da Tarantino durante la fuga, avendo fondato motivo di ritenere che da qualche parte fossero occultati i “tasselli mancanti”. La ricerca ha dato i suoi frutti: sono stati ritrovati la pistola, a gas ma priva di tappo rosso, e la giacca verde con cappuccio, nascosti sotto una pianta di fichi d’india, con all’interno, ancora appallottolati, 1025 euro. Gli investigatori, suppongono, che la restante parte della refurtiva sia stata portata via da Vitale, fuggito in auto.
 
Dopo le formalità di rito, il 25enne è stato accompagnato a Borgo San Nicola, a disposizione del P.M. titolare del fascicolo d’indagine. Le accuse a carico di Vitale, che risponde in concorso con Tarantino, sono pesantissime, rapina aggravata e tentato omicidio.



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