Appalto in ‘odor di falso’ per i lavori di manutenzione di una scuola? Tre persone indagate

La Procura ha chiuso le indagini sui lavori per la manutenzione straordinaria e l’abbattimento delle barriere architettoniche della scuola Media ‘D. Rao’ di Miggiano. L’edificio fu posto sotto sequestro probatorio nel febbraio scorso, ma il pm ha disposto la facoltà d’uso.

La Procura chiude l'inchiesta sull'appalto in "odor di falso" per i lavori di manutenzione della scuola Media"D. Rao" di Miggiano, posta sotto sequestro probatorio nel febbraio scorso.
  Il pubblico ministero Emilio Arnesano ha notificato l'avviso di conclusione nei confronti di tre persone. Risultano indagati: Carmine De Pascali, 58 anni, di Ruffano, direttore dei lavori;  Salvatore Massimo Longo, 41 anni, di Poggiardo, legale rappresentante della società “Anacleto Longo”, assegnataria dell’appalto per la manutenzione straordinaria e l’abbattimento delle barriere architettoniche; Elisa Conversano 35 anni, di Alezio, in qualità di collaudatore incaricato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Miggiano.
  
De Pascali e Longo rispondono dell'accusa di "frode nelle pubbliche forniture", poiché ritiene la Procura, i lavori realizzati non risulterebbero conformi al progetto originario. Anzitutto, riguardo i materiali impiegati, viene contestata la mancata rimozione dell’asfalto della pavimentazione esterna all’edificio, da sostituire con quella nuova. Inoltre, lo strato denominato "cappotto" che servirebbe ad isolare la palestra dal caldo e dal freddo,  sarebbe stato realizzato allinterno e non allesterno; infine, il pm Arnesano ritiene che il campo di calcetto doveva essere dotato di un impianto eolico di potenza inferiore a quella prevista.
  
De Pascali e Longo rispondono anche dell'ipotesi di reato di falso ideologico. La Procura muove l'accusa di aver  presentato una documentazione "fittizia" dunque non rispondente allo stato dei lavori (riguardo la realizzazione del campo di calcetto e la rimozione della pavimentazione dell'area scolastica esterna), per ottenere il pagamento di una prima tranche del valore di circa 350mila euro. Così facendo, i due indagati avrebbero indotto in errore la responsabile del procedimento, Simona Bramato, che si sarebbe attivata nel corrispondere l’anticipo.
  
Infine,  De Pascali, Longo e Conversano devono difendersi dall'accusa di falso relativamente alla certificazione prodotta per ottenere la liquidazione dell’ultima tranche dei lavori. La documentazione "incriminata" riguarda: la relazione sulla fine dei  lavori datato 4 ottobre 2016, sul verbale a firma del direttore dei lavori e del collaudatore; il certificato di collaudo del 7 ottobre; la dichiarazione con cui l’impresa attestava di avere ottemperato a tutti gli obblighi contrattuali.
  
Le indagini condotte dai finanzieri di Tricase, assieme al maresciallo Riccardo Nuzzo della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri distaccata in Procura, sono state avviate il 5 gennaio scorso. Invece, in data 1 febbraio ,  il pm Emilio Arnesano ha disposto il sequestro probatorio della scuola di Miggiano sita in via Donizetti. L'avvocato Luigi Corvaglia ha comunque ottenuto in questi mesi la facoltà d'uso della struttura. Il collegio difensivo è completato dagli avvocati Raffaele Fatano, Antonio e Pietro Quinto. 
  
Adesso gli indagati hanno venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati o presentare memorie difensive.



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