Arrestato il ‘custode’ dell’arsenale ritrovato in una masseria di Casalabate

Questa mattina, i militari del Nucleo Investigativo di Lecce, con la collaborazione delle unità cinofile di Tito, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Giovanni Manzari. Sarebbe suo l’arsenale sequestrato in una masseria il 30 novembre

Giovanni Manzari, 55enne di Lecce, torna in carcere. A bussare alla porta della sua abitazione per condurlo a Borgo San Nicola sono stati i militari del Nucleo Investigativo di Lecce che, con la collaborazione delle unità cinofile di Tito, in provincia di Potenza, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico, disposta dal GIP del tribunale di Lecce, Simona Panzera, su richiesta del Sostituto Procuratore, Carmen Ruggiero.
 
Per capire tocca fare un passo indietro e tornare allo scorso 30 novembre quando i militari del Nucleo Investigativo salentino perquisirono una masseria situata tra le marine di Torre Rinalda e Casalabate, trovando un vero e proprio arsenale  “che avrebbe fatto invidia a un’armeria” come aveva commentato il comandante dei carabinieri di Lecce, Nicodemo Macrì in conferenza stampa: armi, esplosivi, munizioni occultati all’interno di una ventina di nascondigli, segnalati con bottiglie e pezzi di plastica che potrebbero essere il deposito di un unico clan o una sorta di “supermarket” da cui i gruppi criminali potevano attingere.
 
Era solo l’inizio. L’attività investigativa avviata all’indomani del sequestro ha permesso di documentare, senza ombra di dubbio, l’appartenenza di tutto il materiale a Giovanni Manzari, già arrestato nel 2010 in circostanze analoghe dai carabinieri di Campi Salentina e, al momento dei fatti, in regime di custodia cautelare in carcere poiché era stato pizzicato insieme ad un complice, con oltre 3 chili di hashish dal Norm di Brindisi che li avevano ‘notati’ a bordo di una Fiat Punto che procedeva a forte velocità sulla strada statale 613, in direzione sud.  
 
Dalle prime luci dell’alba, una squadra del Nucleo Investigativo ha circondato la masseria in località “Ceratelle” di Casalabate, dove ha condotto, contestualmente un’approfondita perquisizione. Il controllo ha dato esito negativo.
 
L’arrestato, come detto, dopo le formalità di rito è stato accompagnato a Borgo San Nicola. 



In questo articolo: