“Guarda là”, con una scusa distrae un’anziana per impossessarsi della borsa. Incastrato dall’auto usata per la fuga e dai testimoni

Finisce in carcere per rapina e ricettazione lo scippatore che, in via Benedetto Croce, ha strappato la borsa ad un’anziana, facendola cadere. Incastrato dal racconto di alcuni testimoni che hanno riconosciuto lui e l’auto rubata usata per fuggire.

Ha raggiunto un’anziana che stava passeggiando sul marciapiede in via Benedetto Croce, sottobraccio ad una parente di mezz’età che la sorreggeva non riuscendo a camminare da sola e, con una scusa, l’ha distratta per strapparle via la borsetta che stringeva in mano. «Guardate là» le avrebbe gridato, cogliendola alle spalle.

È stato un attimo: il malintenzionato si è impossessato della pochette – contenente appena 20 euro e le chiavi di casa – facendo cadere per terra le due donne ed è fuggito via, imboccando contromano la strada al volante di una Fiat Punto grigia, risultata rubata. È stata proprio la vettura con cui è scappato a “tradire” il 30enne del brindisino, che ora dovrà rispondere dell’accusa di rapina e ricettazione. Per il giovane si sono spalancate le porte della Casa Circondariale di Lecce.

Le testimonianze

Gli uomini in divisa sono riusciti a dare un ‘nome’ a quel volto grazie anche ai dettagli forniti da chi ha assistito alla scena. Il racconto, infatti, è stato fondamentale per chiudere il cerchio. Un ragazzo ha confermato i fatti così come sono accaduti: il rapinatore – calvo, di corporatura normale, alto circa 1,80 e con una felpa verde – per impossessarsi della borsa ha strattonato le due donne che sono finite sull’asfalto tant’è che la vecchietta ha riportato un vistoso ematoma al ginocchio.

Un altro ha assistito soltanto alla fuga, riuscendo ad appuntare in parte il numero della targa della vettura con cui il malvivente si è dileguato. Un’altra signora, infine, ha riferito ai poliziotti un particolare “strano”: l’uomo si era avvicinato a lei, poco prima, per chiedere se fosse aperto il supermercato, ma aveva lasciato la macchina con il motore acceso e con lo sportello aperto come se volesse assicurarsi la “ritirata”.

Indizi utili da cui partire. Le telecamere di video-sorveglianza di un negozio davanti al quale si era consumata la rapina hanno fatto il resto immortalando tutta l’azione: dall’arrivo del rapinatore, che si guarda intorno con fare sospetto al momento in cui afferra con forza la tracolla della malcapitata. Nelle immagini gli uomini in divisa hanno riconosciuto il 30enne, soccorso il giorno prima per un malore in piazza Verdi e accompagnato da un’ambulanza del 118 all’ospedale di Galatina dove, guarda caso, la stessa mattina, era stata rubata la Punto. Probabilmente uscendo dal nosocomio si è impossessato della macchina con cui poi ha commesso lo scippo.

Stringendo tra le mani l’identikit i poliziotti si sono messi alla ricerca dell’autore, non nuovo a questo tipo di reati fino a quando non è stato intercettato in piazza Libertini. I sospetti sono diventati certezze quando in auto sono state ritrovate le chiavi dell’anziana. Su invito, ha fatto ritrovare anche la borsetta accompagnando gli agenti al depuratore di via Cantù dove, in effetti, è stato rinvenuto il portafoglio vuoto. Non solo, con il magro bottino il 30enne ha acquistato un panino tant’è che in tasca aveva ancora il resto, circa 12 euro.

Alla fine, come detto, per il giovane si sono spalancate le porte di Borgo San Nicola. Dovrà rispondere di rapina e ricettazione.



In questo articolo: