Palpeggia con insistenza una 14enne nel porto di Gallipoli, in manette 50enne di nazionalità rumena

L’episodio avvenuto nella serata di Ferragosto alla presenza di un amico. Il responsabile delle molestie è stato bloccato da un gruppo di giovani presenti nelle vicinanze. Una volta arrestato è stato tradotto presso il carcere di “Borgo San Nicola”.

Nella serata dello scorso 15 agosto, una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine Puglia Meridionale di Lecce, in servizio presso il Commissariato di Polizia di Stato  di Gallipoli, in seguito a una segnalazione giunta dalla sala operativa, ha raggiunto l’area portuale della “Città Bella”, dove una minore era stata oggetto di molestie da parte di un uomo.

Giunta sul posto, esattamente sul versante dell’area portuale denominata “Molo Salvatore Fitto” ex Molo Foraneo, gli agenti sono stati contattati da un ragazzo in evidente stato di agitazione che li ha informati che poco prima, lui e una sua amica quattordicenne, mentre si trovavano nell’area portuale, erano stati avvicinati da una persona, risultata poi essere un cittadino rumeno di anni 50, che all’improvviso e con insistenza ha palpeggiato la sua compagna.

Nel frattempo, nelle immediate vicinanze, un gruppo di giovani aveva bloccato il responsabile delle molestie, pertanto gli agenti hanno accompagnato in Ufficio sia le parti offese sia l’uomo autore del reato per gli approfondimenti del caso.

La ragazza, vittima dei palpeggiamenti dell’uomo, sentita alla presenza dei genitori, ha formalizzato atto di querela nei confronti dell’indagato descrivendo compiutamente i fatti, che hanno trovato riscontro a quanto già riferito dal testimone.

Acquisiti gli elementi di colpevolezza, l’autore del reato è stato tratto in arresto per il reato di violenza sessuale commessa con l’aggravante dell’aver approfittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la difesa pubblica o privata.

L’arrestato, dopo le formalità di rito e come disposto dall’Autorità Giudiziaria, informata dell’accaduto, è stato tradotto presso la Casa circondariale di Lecce.



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