Assalto a portavalori con kalashnikov, fermati in tre

La Polizia di Stato di Foggia ha eseguito tre fermi a carico di altrettanti indagati ritenuti i componenti principali di un commando che da alcuni mesi stava seminando il panico in tutta la Regione, assalendo alcuni portavalori con armi pesanti.

Si erano specializzati ad assalire portavalori in tutta la Puglia, anche a Lecce, armati di kalashnikov. Ora, a termine della prima fase di una complessa operazione di Polizia, sono stati fermati.

Durante la mattinata odierna, infatti, in provincia di Bari, il Servizio Centrale Operativo e le Squadre Mobili di Lecce, Bari e Foggia hanno dato il là all’annientamento di un pericoloso sodalizio criminale, riconducibile ad alcuni pregiudicati baresi che, come detto, assaliva i furgoni portavalori, con l’utilizzo di armi di un certo spessore.

In particolare, sono stati eseguiti tre fermi di indiziato di delitto nei confronti di Angelo Falco, 54enne, Michele Falco, 32enne e Pierpaolo Perez, 45enne, emessi dalla Procura della Repubblica di Foggia. Tutti e tre baresi e ritenuti i componenti, insieme ad altre persone ancora da identificare, del commando che, il 6 dicembre scorso, nei pressi del casello autostradale di Cerignola, aveva rapinato il furgone portavalori dell’istituto “NP Service” di Foggia.

L’assalto, che aveva fruttato un bottino di due milioni di euro, era stato realizzato da un gruppo di almeno dieci persone, dotate di kalashnikov che, bloccata l’autostrada con dei Tir poi dati alle fiamme, avevano esploso numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo delle guardie giurate, “squarciando” il furgone mediante una lancia termica. La banda si era, successivamente, data alla fuga incendiando altre auto e percorrendo l’autostrada contromano.

Le serrate indagini sono state affidate agli investigatori delle province interessate, coordinati dalle Procure della Repubblica di Foggia, Bari e Lecce. La Squadra Mobile di Lecce ha seguito la fase delle indagini preliminari dopo la tentata rapina avvenuta nella provincia salentina il 2 gennaio dello scorso anno. Le indagini, complesse e sofisticate che hanno richiesto l’uso di innovativi strumenti investigativi, sono state orientate verso un’organizzazione criminale composta da soggetti pregiudicati di origine foggiana e barese, sospettati di essere gli autori di altri assalti ai danni di furgoni portavalori, commessi con analoghe modalità, nelle province di Bari, Lecce, Foggia e Matera.

Sempre nell’ambito della stessa inchiesta, sono state eseguite anche quindici perquisizioni a carico di altri soggetti emersi dalle indagini, ritenuti appartenenti allo stesso clan malavitoso.



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