Assalto al furgone portavalori nel centro di Vernole, è caccia ad un commando del posto ed al basista

Gli investigatori sarebbero alla ricerca di un fiancheggiatore dei malviventi che alle 8.30 di ieri mattina avrebbero assaltato i tre vigilantes della Cosmopol, di fronte alla Banca Popolare Pugliese. Si presume che i malviventi siano del posto.

È caccia alla "talpa", dopo la rapina a Vernole. I Carabinieri della Stazione locale unitamente ai colleghi di Lecce e della Sezione Scientifica sarebbero alla ricerca di un fiancheggiatore dei malviventi che, alle 8.30 di ieri mattina, avrebbero assaltato i tre vigilantes della Cosmopol, di fronte alla filiale della Banca Popolare Pugliese.
  
Diversi elementi farebbero pensare alla presenza di un basista. I rapinatori, infatti, erano al corrente dell'ingente somma di denaro trasportata dal mezzo blindato. Inoltre, il perfetto sincronismo con cui si sarebbero presentati "all'appuntamento" con le guardie giurate, farebbe addirittura ipotizzare che il contatto con la talpa si sia verificato pochi minuti prima dell'assalto armato.
  
All'arrivo dei vigilantes nei pressi della banca di via Lecce, i banditi armati di fucili a canne mozze sono improvvisamente saltati fuori da un furgoncino parcheggiato nelle vicinanze, calandosi in volto un passamontagna. Hanno immobilizzato due di essi, mentre un terzo si sarebbe dato alla fuga. Avrebbero poi rapinato i vigilantes, impossessandosi di un bottino di circa 150mila euro.
  
Dopodiché hanno sparato in aria due colpi di fucile, seminando il panico tra i clienti della banca. Poi, con celerità “professionistica” il Ducato Fiat con cui erano arrivati è stato dato alle fiamme.
  
I banditi erano attesi da un’Alfa 159, con a bordo un quarto complice, sulla quale sono scappati a tutta velocità. Alla periferia di Vernole avrebbero abbandonato il mezzo per poi utilizzare un'altra macchina per proseguire la fuga.
  
Adesso sono al vaglio degli inquirenti i filmati delle telecamere di videosorveglianza e le celle telefoniche che i banditi avrebbero "agganciato", magari durante le comunicazioni intercorse con il basista. Si presume che i malviventi siano ancora in zona e che siano "del posto". Durante le concitate fasi della rapina, avrebbero rivelato un accento locale.
  
Intanto, continuano le perquisizioni a tappeto nei paesi dell'hinterland di Vernole. Sono stati setacciati palmo palmo anche le abitazioni di alcuni pregiudicati a caccia di indizi utili alle indagini.



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