Accusato di falso e abuso d’ufficio, assolto il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Parabita

Un’altra vicenda amministrativa del Comune di Parabita si chiude positivamente per l’Amministrazione Comunale e per gli uffici.

Era finito alla sbarra con l’accusa di falso e abuso dufficio, ma la vicenda in cui era coinvolto Sebastiano Nicoletti, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Parabita, si è chiusa positivamente per il geometra e l’intera amministrazione. Il Gip Carlo Cazzella, infatti, ha dichiarato il non doversi procedere perché “i fatti non sussistono” nei confronti del dirigente e dei membri della Commissione di gara (imputati solo per il reato d’abuso d’ufficio) per l’affidamento dell’incarico di progettazione esecutiva e di direzione dei lavori riguardante gli interventi di manutenzione del palazzo ex Convento dei Domenicani e della Scuola dell’Infanzia “G. Pisanello.

La vicenda ha un antefatto di natura politica ed amministrativa. Gli atti del procedimento di gara furono impugnati davanti al Giudice Amministrativo dall’Architetto Daniele Cataldo, in qualità di capogruppo del raggruppamento che rivendicava l’aggiudicazione dei lavori e l’errata formulazione del bando che non prevedeva, espressamente, la figura dell’architetto.

Il Comune di Parabita si costituì con l’avvocato Pietro Quinto rilevando la piena legittimità degli atti e in tal senso il TAR Lecce rigettò il ricorso. In sede di appello, il Consiglio di Stato dichiarò improcedibile il ricorso d’appello rilevando come l’architetto Cataldo ed il suo raggruppamento non avessero titolo e legittimazione a partecipare alla gara, perché non in possesso dei requisiti previsti dal bando.

Nonostante il giudicato amministrativo e che i lavori previsti siano stati realizzati con piena soddisfazione dell’Amministrazione Comunale, la vicenda era stata trasferita in sede penale.

Nel corso della discussione innanzi al GIP, Quinto, nell’interesse del geometra Nicoletti, imputato di falso e abuso d’ufficio, ha contrastato l’iniziativa dell’architetto Cataldo di costituzione di parte civile e, nel merito, ha rilevato come gli accertamenti effettuati con forza di giudicato dalla giurisdizione amministrativa avessero decisiva incidenza anche nella valutazione del Giudice Penale in merito alla interpretazione della normativa applicabile nella particolare procedura ed avuto riguardo alla natura dei lavori da eseguirsi in prevalenza sui beni immobili non sottoposti a vincolo di tutela.

Il GIP ha dapprima rigettato la richiesta di costituzione di parte civile e ha pronunciato il verdetto di non luogo a procedere perché i fatti non sussistono.

I componenti della Commissione di gara che erano imputati solo per il reato d’abuso d’ufficio circa la valutazione nel merito dell’offerta dell’impresa aggiudicataria sono stati difesi dagli avvocati Roberto Marra, Antonio Zecca e Francesco Zompì.



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