Assolto in Appello l’uomo accusato di aver caricato il video della ‘sexy prof’ di Monteroni

Dopo l’impugnazione dell’avvocato Messa, i giudici della Corte di Appello di Lecce hanno ‘assolto per non aver commesso il fatto’ Gerardo Gabriel Gonzales, accusato di aver caricato su internet un video ‘osé’ sull’ex insegnante monteronese.

Nessun risarcimento per l'ex professoressa di matematica di Monteroni, coinvolta in un "sexy-scandalo" per essere apparsa in pose osé, assieme ad alcuni studenti minorenni, in un video caricato su internet.

La Corte di Appello presieduta da Vincenzo Scardia ha "assolto per non aver commesso il fatto" Gerardo Gabriel Gonzales – ex giocatore del Basket Monteroni, di origini argentine – in seguito all'impugnazione presentata dal difensore, avvocato Viola Messa. Il giovane era stato condannato in primo grado a sei mesi di reclusione con pena sospesa e a 10mila euro di risarcimento danni da corrispondere all’insegnante, per aver caricato il video su internet nel 2007.

Il filmato mostra la donna in piedi, vicino alla cattedra, mentre parla al cellulare e uno studente che le si avvicina da dietro, le palpeggia il sedere e mima da dietro l’atto sessuale, senza provocare alcuno sdegno nell'insegnante. Il Procuratore Generale Claudio Oliva ha confermato la richiesta di condanna, mentre l'avvocato Messa ha invocato l’assoluzione per il giovane, perché non c’era certezza su chi avesse inserito il video.

In alcune udienze del processo di primo grado, celebratosi davanti al Giudice Michele Guarini della Prima sezione monocratica del Tribunale di Lecce, l'ex professoressa di matematica, affermò di essere stata "vittima del branco e ricostruendo tutta la vicenda, spiegò in lacrime di come fu radiata dal Provveditorato e condannata in tribunale.
 
Effettivamente la donna, accusata di "atti sessuali con minori", patteggiò una condanna a 2 anni che le costò il licenziamento da scuola. Una decisione che la professoressa impugnò davanti al giudice del lavoro, incassando, però, una sconfitta.

Il video in questione è, inoltre, il secondo in ordine cronologico, dopo quello inserito, prima su YouTube e poi sul sito Scuolazoo, che la ritraeva mentre in classe veniva palpeggiata sul sedere dagli studenti e per il quale la prof chiedeva un milione di euro di danni. I responsabili furono messi, infatti, sotto processo a Padova, per incompetenza territoriale del Tribunale di Lecce (solo inizialmente il dibattimento si svolse nel capoluogo salentino), con l'accusa di violazione della privacy (la loro posizione fu poi stralciata dal Pubblico  Ministero) .

Adesso che quest'altro capitolo si è chiuso con un'assoluzione, si attendono eventuali altri sviluppi di una vicenda che ha  scosso il mondo della scuola.

Angelo Centonze



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