Assumeva lavoratori all’insaputa delle aziende. Nei guai commercialista di Ugento per truffa all’Inps

Un noto commercialista ugentino, insieme a settanta lavoratori, è accusato di truffa a danno dell’Inps. In particolare il professionista, che curava la contabilità di sette aziende del tutto ignare, riusciva a far percepire indebite percezioni da disoccupazione.

Sono 71 le denunce piovute dalla Guardia di Finanza nei confronti di altrettanti soggetti accusati di truffa nei confronti dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. L’intensa attività investigativa è partita da un condotto dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Casarano nei confronti di alcune aziende di Ugento, le quali, dopo una attenta analisi delle informazioni contenute nelle banche dati delle Fiamme Gialle, risultavano presentare, sistematicamente dal 2010 in poi, un numero di lavoratori assunti troppo elevato rispetto al volume d’affari dichiarato.
 
Sette in totale il numero di imprese finite sotto la lente di ingrandimento e che, negli anni di interesse investigativo, non avevano espletato alcuna attività lavorativa. Dai preliminari esiti investigativi, la Procura di Lecce ha delegato specifiche attività di approfondimento finalizzate a delineare la reale portata degli elementi emersi.
 
Alla fine è emerso un nome, quello di un noto commercialista di Ugento, sospettato di aver architettato una vera e propria truffa nei confronti dell’Inps finalizzata all’ottenimento di indebite indennità di disoccupazione. Il professionista, nel dettaglio, corrispondeva i compensi ai propri dipendenti mediante le indennità di sostegno provenienti da fittizie assunzioni presso alcune aziende di cui deteneva la contabilibiltà, de tutto ignare di quanto stesse succedendo.
 
Il sistema, rischioso, era però molto semplice: il commercialista, con la complicità dei lavoratori, procedeva autonomamente a formalizzare le false assunzioni, con comunicazioni postume inviate all’Inps, al fine di consentire a questi ultimi l'indebita percezione delle indennità di disoccupazione erogate dall’Ente previdenziale. Tali indennità venivano, poi, suddivise tra i lavoratori ed il professionista.
 
Resosi conto di avere le Forze dell’Ordine alle calcagna, il commercialista ugentino ha cercato di inquinare in qualche modo le prove, ma decisive sono state le testimonianze degli stessi lavoratori che, una volta compresa la gravità della situazione nella sua interezza, hanno svuotato il sacco, indicando nella figura del professionista l’unico e solo ideatore della truffa.
 
Al termine dell’operazione, sono stata accertate 70 fittizie assunzioni che hanno consentito ai sodali della truffa l’indebita percezione di indennità di disoccupazione per oltre mezzo milione di euro. Il commercialista, unitamente ai 70 lavoratori che hanno concorso al reato, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e, segnatamente, dell’Inps. Inoltre, la posizione dei 71 indagati è stata segnalata alla Procura Regionale della Corte dei Conti per l'accertamento delle relative responsabilità amministrative ed il ripianamento del conseguente danno erariale.



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