Badante “innamorata” perseguita 90enne? Condanna a sei mesi per stalking

Il nipote, anche lui vittima di atti persecutori, si è costituito parte civile. I fatti si sarebbero verificati a San Cesario tra settembre del 2015 e gennaio del 2016.

Una lunga serie di atti persecutori nei confronti dell’anziano che aveva accudito e del quale si dichiarava innamorata. G.M. di origini polacche è stata condannata a 6 mesi per stalking (pena sospesa) dal giudice Maria Paola Sanghez.

È stato, inoltre, disposto nei suoi confronti un risarcimento del danno di ben 15mila euro in favore del nipote della vittima (anche lui oggetto di atti persecutori). L’uomo si è costituito parte civile con l’avvocato Giuseppe Milli. Invece, l’imputata è assistita dall’avvocato Roberta Romano.

I fatti si sarebbero verificati a San Cesario tra settembre del 2015 e gennaio del 2016.

Il nipote del 90enne si sarebbe reso conto, nel corso delle visite al parente, che la badante non ne curava l’igiene personale e dormiva nello stesso letto. Ritenendo che la donna stesse circuendo lo zio decise di licenziarla. Da quale momento, G.M. avrebbe perseguitato entrambi. Anzitutto, l’anziano signore (deceduto poco tempo fa), con sms in cui si dichiarava innamorata di lui. Ed il nipote, con altri messaggi contenenti minacce di morte.



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