“Trauma cranio-encefalico”. La causa della morte del piccolo Giorgio svelata dall’autopsia

L’autopsia, eseguita del medico legale Roberto Vaglio, ha tolto ogni dubbio: la morte del piccolo Giorgio Quarta è stata una terribile tragedia. La Procura aveva aperto un fascicolo di indagine per “morte come conseguenza di altro reato”.

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A nulla sono serviti i tentativi disperati di rianimarlo, il corpicino del piccolo Giorgio Quarta non ha retto il peso del vecchio televisore da 32 pollici che lo ha schiacciato senza lasciargli scampo. Una morte assurda, a soli 26 mesi, che ha distrutto una famiglia e sconvolto il Salento, ma soprattutto Leverano, città di quasi 14mila anime conosciuta per i suoi “fiori”.

Pochi i dubbi che si sia trattato di una disgrazia, ma la Procura ha aperto comunque un’inchiesta contro ignoti. «Morte come conseguenza di altro reato» è scritto sul fascicolo. Non solo, il pm Stefania Mininni ha dato mandato al medico legale, Roberto Vaglio di eseguire l’autopsia, solo per non lasciare nessuna strada imbattuta.

I risultati dell’autopsia

Il bambino è morto a causa di “un forte trauma cranio-encefalico, con frattura della base cranica”, testualmente. Una ferita che lo ha portato via in pochi minuti, un lasso di tempo brevissimo che ha spazzato via ogni speranza di salvargli la vita. All’esame era presente il dr. Paolo Pati come consulente di parte nominato dal legale dei genitori del piccolo Giorgio, Danilo Quarta e Annalisa Nicolaci. Al momento, sono parte offesa nell’inchiesta penale a carico di ignoti che, come detto, ipotizza la “morte come conseguenza di altro reato”. I genitori sono assistiti da avvocato Francesco Cazzato.

La tragedia

Ricostruire l’accaduto non deve essere stato facile per gli investigatori, intervenuti in via Catone. Il bambino stava cercando di accendere il televisore, un vecchio apparecchio con il turbo catodico da 32 pollici, forse per vedere i cartoni animati, quando il mobiletto traballante sul quale era adagiato ha ceduto. Il pesante elettrodomestico è caduto, schiacciandolo.

È stata la mamma, allertata dal rumore, a scoprire il dramma che si era appena consumato tra le mura di casa. Era sola in casa al momento della tragedia. Il papà del bimbo, un operatore ecologico, era uscito per lavoro. Il figlio più grande di 4 anni e mezzo, invece, era all’asilo. In preda al panico e alla disperazione, ha chiamato il marito mentre tentava di liberare il piccolo dal pesante apparecchio. Ha raccontato di aver cercato lei stessa di rianimarlo in attesa dell’arrivo del 118. Ma ogni tentativo è stato vano e i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso del bambino. Il suo cuore aveva smesso di battere.

L’arrivo delle forze dell’ordine

Sul posto si sono precipitati i Carabinieri e i colleghi della sezione Investigazioni scientifiche, che hanno avviato le indagini. Il medico legale aveva eseguito un primo esame sul corpicino senza vita, dopodiché la salma, su disposizione della magistratura, è stata trasportata nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per l’autopsia.

I funerali

Giorgio ora è tornato tra le braccia della sua famiglia. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio, a Leverano alle ore 15.00 presso chiesa della consolazione.



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