Botte, minacce e sigarette spente sul corpo della compagna, tutto per ‘denaro’. Condannato a 3 anni

Il gup Michele Toriello, al termine del processo con rito abbreviato, ha emesso la sentenza di colpevolezza per il 35enne di Aradeo Gianluca Albano. Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della vittima, una 30enne.

Avrebbe obbligato la sua compagna a consegnargli puntualmente una parte del suo stipendio per acquistare droga attraverso minacce e violenze fisiche. Il gup Michele Toriello, al termine del processo con rito abbreviato, ha condannato il 35enne di Aradeo, Gianluca Albano a 3 anni di reclusione.
 
L'imputato rispondeva del reato di estorsione aggravata, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Il giudice ha accordato all'imputato le attenuanti generiche, accogliendo la richiesta del suo difensore, l'avvocato Raffaele Benfatto. In precedenza, il Sostituto Procuratore Maria Rosaria Micucci aveva invocato una pena di oltre 4 anni.
 
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della vittima, una 30enne del posto. Gianluca Albano, volto già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato il 13 ottobre scorso dai carabinieri della stazione di Aradeo.
 
Secondo l'accusa, il 35enne avrebbe minacciato la compagna con l’uso di un taglierino e di una pistola ad aria compressa o spegnendole addosso le sigarette per ottenere somme denaro per l'acquisto di droga. Inoltre, anche in presenza dei figli minori, avrebbe percosso la convivente, ingiuriandola e distruggendo i suppellettili di casa. È stato grazie alle testimonianze raccolte, che gli uomini delle forze dell’ordine sono riusciti a ricostruire le umiliazioni e le vessazioni da lei patite. Senza contare il referto medico dove è scritto nero su bianco le tumefazioni e le lesioni subite. Inoltre, durante la perquisizione domiciliare, è stata sottoposta a sequestro l’arma utilizzata da Albano per imporre la sua volontà.
 
In seguito all'arresto, il 35enne di Aradeo fu condotto presso la Casa Circondariale di Lecce. A metà gennaio di quest'anno, l'avvocato Benfatto ha ottenuto per Albano, attraverso apposita istanza, la misura dei domiciliari ed il trasferimento presso una comunità di recupero per tossicodipendenti.