Bottiglia incendiaria conto la ditta che collabora con Tap: secondo attentato in poche settimane. La solidarietà della multinazionale

Nuovo attentato incendiario – il secondo in poco più di un mese – contro la ditta Mello. La sede dell’impresa che cura la manutenzione degli ulivi eradicati da TAP, è stata raggiunta nella notte da alcune molotov. La multinazionale condanna l’episodio.

A distanza di poco più di un mese l’impresa “Mello” di Carmiano è tornata nel mirino dei malviventi. La ditta incaricata da TAP di trasportare e mettere in sicurezza gli esemplari di alberi d’ulivo eradicati dalla località di San Basilio, infatti, ha subito nella notte un nuovo attentato incendiario.
 
Intorno alle ore 2, infatti, presso la sede centrale di Carmiano, sconosciuti hanno lanciato delle bottiglie molotov, originando così un incendio presso il luogo. I danni non sono stati rilevanti, certamente meno ingenti di quelli dello scorso 18 maggio, ma il clima intorno alla multinazionale del gas è tornato a farsi bollente.
 
Il conseguente incendio ha fatto fortunatamente solo danni minori, calcolati in un primo momento dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri, giunti a Carmiano per mettere in sicurezza i luoghi.
 
L’impresa “Mello”, così, torna sotto l’incubo dei raid incendiari. Poco più di un mese fa, a metà giugno, con le stesse modalità erano stati dati alle fiamme decine di pali in legno.
 
“Purtroppo è la seconda volta – commenta l’episodio TAP in un comunicato ufficiale – che questa eccellenza salentina nel settore vivaistico viene attaccata. TAP esprime di nuovo la sua piena solidarietà alla ditta Mello, a Lucio Mello e a tutti i suoi collaboratori vittime di un atto brutale, ingiustificabile e ‘a freddo’, chiaramente volto a far salire la tensione dopo un lungo periodo di tranquillità e all’esordio della stagione turistica. TAP – conclude la nota – si augura che nessuno voglia sottovalutare la gravità dell’episodio e che, difronte alla replica dell’attentato la solidarietà a chi è stato colpito e la difesa della civiltà del confronto siano unanimi”.



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