Cadavere sulla spiaggia nel giorno di Pasquetta ancora senza identità. Si cercano elementi utili

Sono ancora vive le attività di indagine al fine di dare un nome e un cognome al cadavere ritrovato in spiaggia nella marina leccese il giorno di pasquetta. Il cadavere indossava un paio di scarpe da ginnastica, un orologio e un orecchino.

La segnalazione è giunta nel giorno di Pasquetta, nel lunedì dell’Angelo. Un corpo riverso sulla spiaggia tra Frigole e Torre Chianca ha destato l’allarme e subito è scattata la chiamata al 113.
 
Così, intorno alle 10 del 28 marzo scorso, una volante della Polizia si è recata in via Delle Gerbere a Frigole, dove lungo il bagnasciuga della spiaggia adiacente è stata subito notata la presenza di un cadavere.
Il cadavere era sul bagnasciuga in posizione prona, semicoperto dalle alghe che lasciavano intravedere solo parte della schiena, parte delle gambe ed in paio di scarpe da ginnastica di colore azzurro e bianco.
 
Immediate sono partite le indagini e il medico legale Ermenegildo Colosimo è giunto sul posto dopo la nomina.
 
Il cadavere è apparso nell’immediato in evidente stato di saponificazione, lasciando ipotizzare che il corpo sia rimasto in acqua per molto tempo. È stato così effettuato un esame più approfondito che ha portato il medico ad ipotizzare che il decesso sia riconducibile ad oltre una settimana.
 
Sono ancora in corso le indagini al fine di dare un nome al cadavere che pare sia di una donna anziana, robusta, di carnagione chiara.
 
Tutti i dettagli sono essenziali a questo punto delle ricerche: al momento del ritrovamento la donna indossava un paio di scarpe da ginnastica  “American Eagle”, un orologio da polso e un orecchino d’oro con una pietra azzurra.
 
A complicare le attività è l’assenza di segnalazioni o denunce di scomparsa. Gli investigatori, pertanto, non escludono alcuna ipotesi.



In questo articolo: