Cantiere Tap, per “questioni di sicurezza” torna la zona rossa a San Basilio

Il prefetto di Lecce ha ripristinato la “zona rossa” per proteggere il cantiere, dove sono in corso i lavori di costruzione del gasdotto Tap. Sarà valida fino al 25 aprile.

gasdotto-tap-melendugno

Per Tap è impossibile continuare a lavorare se chi si oppone alla realizzazione del gasdotto cerca di fermare ogni passo. E non sono stati rari i casi in cui i tentativi di bloccare l’ingresso al cantiere di San Basilio hanno preso una piega “violenta”. Per questo, nelle campagne di Melendugno torna la “zona rossa”, un pezzettino di terra reso off-limits da cancelli e barriere per “salvaguardare l’incolumità dei lavoratori, delle forze dell’ordine, dei vigilantes che sorvegliano la zona”, ma anche per la cittadinanza che, suo malgrado, si ritrova al centro della battaglia.

Il provvedimento – che in passato aveva creato non pochi malumori tra i residenti – è stato firmato dal prefetto di Lecce, Claudio Palomba e sarà valido fino al 25 aprile. Sicurezza prima di tutto, quindi anche alla luce degli sconti che si sono consumati a pochi passi da San Foca. «Nelle ultime settimane, i manifestanti – si legge nel documento – hanno inscenato diverse azioni di protesta, anche violente, sbarrando il passaggio ai mezzi del cantiere e al traffico veicolare, scagliando sassi contro le Forze dell’Ordine, che hanno riportato lesioni e contusioni e dato alle fiamme un cassonetto di rifiuti posizionato al centro della carreggiata».

I lavori riguardano il cosiddetto «cluster 5» e prevedono la recinzione dell’area che ricade nell’azienda agricola ‘Le Paisane’, l’espianto di oltre 400 giovani piante di ulivo e la realizzazione di due tendoni sotto i quali saranno messe a dimora le piante.  Si tratta di un “pezzo” del tracciato, lungo circa 8,2 km, che dal cantiere di San Basilio dove spunterà il microtunnel, porta a ‘Masseria del Capitano’, dove sarà costruito il terminale di ricezione dell’impianto.

La multinazionale precisa: “nessuna zona rossa”

Nessuna zona rossa, soltanto una “recinzione” per mettere in sicurezza i terreni da tempo in possesso di TAP sulla base di accordi bonari con i proprietari dove, nei prossimi giorni, saranno espiantati 448 ulivi. “Le piante – rassicurano – saranno trattate secondo le linee guida fissate dai competenti uffici regionali e nei tempi dagli stessi previsti”.



In questo articolo: