Chiesero il pizzo a tre commercianti pakistani durante la festa parrocchiale: pesanti condanne per tre copertinesi

Tre copertinesi condannati per i reati di tentata estorsione, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, ma assolti in merito all’accusa di rapina aggravata. I malviventi furono arrestati nel giugno scorso dai Carabinieri di Copertino.

Avrebbero picchiato tre commercianti pakistani durante una festa parrocchiale e per i tre copertinesi imputati è arrivata una condanna a complessivi 16 anni.
 
I giudici della prima sezione penale ( Presidente Gabriele Perna, a latere Silvia Minerva) hanno inflitto: 6 anni nei confronti di Giovanni Savina, 20enne copertinese, e Costica Brinzoi, 21enne di origine rumena ma residente a Copertino e 4 anni per Cosimo Cordella,  20enne anch’egli copertinese. I tre sono stati condannati per i reati di tentata estorsione, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, ma assolti in merito all'accusa di rapina aggravata. In precedenza, il pm d'udienza Giovanni Gagliotta ha invocato la pena di 7 anni ed 8 mesi per Savina e Brinzoi e 6 anni nei confronti di  Cordella.
 
I tre malviventi furono arrestati nel giugno dello scorso anno dai Carabinieri di Copertino, guidati dal luogotenente Salvatore Giannuzzi. Durante i festeggiamenti per il Sacro Cuore, i militari furono costretti ad intervenire per sedare una rissa in corso. Due pattuglie della locale tenenza assieme ad un'altra dei colleghi della Compagnia di Gallipoli arrivarono sul posto. I tre copertinesi però aggredirono verbalmente e fisicamente i militari (uno dei quali riportò delle lesioni al braccio destro), per poi darsi alla fuga in mezzo alla folla. Presto vennero raggiunti e portati in Caserma, dove i commercianti aggrediti stavano intanto formalizzando la denuncia.
 
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i  gestori di un regolare gazebo di bigiotteria allestito in piazza furono avvicinati in occasione della festa parrocchiale dai tre malintenzionati. Brinzoi, Savina e Cordella di fronte al loro rifiuto di pagare una sorta di "pizzo" di euro 200 ciascuno per “poter continuare a stare lì”, avrebbero iniziato a picchiarli con calci e pugni (uno di essi avrebbe riportato un trauma cranico). Non solo, anche  a rovesciare le bancarelle con la merce allestita per l'occasione. I tre imputati erano anche accusati di aver rubato il portafogli di uno dei commercianti con dentro la somma di 3500 euro circa (accusa caduta dopo la sentenza dei giudici).
  
Oggi in aula era prevista la deposizione dei commercianti pachistani come testi del pm, ma sono stati dichiarati irreperibili. Invece, è stato ascoltato Roberto Giancane, alias Nocciolina ( ferito gravemente in agguato avvenuto nell'ottobre scorso) come testimone della difesa. Giancane ha riferito di avere assistito ad un battibecco sfociato in una rissa e non ad un tentativo di estorsione. L'uomo è stato però ritenuto inattendibile e pertanto deferito per falsa testimonianza.
 
Savina e Brinzoi sono assistiti rispettivamente dagli avvocati Daniele Scala e Mirco De Luca. Invece, Cordella è difeso dal legale Antonio Savoia. Il collegio difensivo ha già annunciato che ricorrerà in Appello non appena verranno depositate le motivazioni della sentenza, attese entro trenta giorni.
 
 
 



In questo articolo: