Bimba di sei anni violentata dal padre? La Procura chiude le indagini

Gli episodi contestati si sarebbero verificati per circa due anni, fino al dicembre del 2016. Dopo l’incidente probatorio, sarebbero emerse anche altre inquietanti circostanze.

Avrebbe violentato la figlia di appena sei anni in svariate occasioni.

Il pubblico ministero Stefania Mininni ha chiuso l’inchiesta su questo ennesimo degradante caso di abusi a danno di minori. Il padre della bambina, un uomo di Taurisano poco più che sessantenne, è indagato per violenza sessuale aggravata.

L’imprenditore, destinatario dell’avviso di conclusione, ha venti giorni a disposizione per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogato in Procura. È assistito dagli avvocati Silvio Caroli ed Ada Alibrando. Invece, la madre della presunta vittima è difesa dal legale Mario Urso.

Le indagini

Gli episodi contestati si sarebbero verificati lungo un arco temporale di circa due anni e comunque fino al dicembre del 2016. Le indagini hanno preso il via, dalla denuncia della madre presentata presso il Commissariato di Taurisano. La ragazza avrebbe confidato al genitore alcuni comportamenti “anomali” del padre, nei suoi confronti. Sono stati allertati i servizi sociali e in seguito è stata interessata della vicenda, la Procura ordinaria.

Inizialmente, gli episodi venuti a galla avrebbero riguardato presunti palpeggiamenti, in luoghi diversi (tra cui un boschetto). Dopo l’incidente probatorio, il quadro accusatorio si sarebbe “irrobustito”. Sarebbero emerse anche altre inquietanti circostanze, confluite nel fascicolo d’indagine. L’imprenditore avrebbe costretto la figlia a praticargli rapporti orali. Non solo, poiché vengono contestati anche episodi di penetrazione ai danni della bambina, che – occorre ricordare – aveva all’epoca dei fatti, appena sei anni. Inoltre, la figlia sarebbe stata oggetto di baci e toccatine nelle parti intime. In alcune occasioni, il padre le avrebbe stretto forte il collo, fino a farle mancare il respiro, dicendole che non avrebbe dovuto dirlo a nessuno.

Le affermazioni rese durante l’ascolto protetto, nell’ambito dell’incidente probatorio (serve a “cristallizzare” le dichiarazioni della vittima in vista di un eventuale processo) dinanzi al gip Alcide Maritati presso la Procura dei Minori, sono state ritenute attendibili dal consulente tecnico nominato dal pm Mininni. Inoltre, la bambina è stata sottoposta ad una visita medica che non avrebbe escluso segni di violenza sul corpo.



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