Circa 1000 ricci di mare sequestrati dai militari della Guardia Costiera. Nei guai due pescatori di frodo

Il sequestro avvenuto questa mattina a Porto Cesareo. I ricci, a seguito del nulla osta da parte del magistrato sono stati rigettati in mare. I trasgressori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria ed è stata comminata loro una multa di 4000 euro.

Ancora un sequestro di ricci di mare in Salento.
   
Nella mattinata di oggi, a seguito di un’attenta attività di sorveglianza dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, verifica avviata alle prime luci dell’alba dai militari della Guardia Costiera di Gallipoli e di Porto Cesareo, unitamente all’ausilio del personale del Consorzio di Gestione dell’area marina protetta, due pescatori di frodo sono stati colti in flagranza nel raccogliere, in zona C (la zona di riserva generale) circa mille ricci di mare.
   
Gli echinodermi, una volta recuperati e sottoposti a sequestro penale sono stati rigettati in mare.
  
Gli uomini della Capitaneria di Porto hanno potuto restituire all’acqua i ricci  a seguito del nulla osta specifico del magistrato di turno, in quanto sono stati riconosciuti ancora in stato vitale da parte del medico veterninario dell’Asl chiamato dai militari e prontamente intervenuto sul posto.
  
I trasgressori ai sensi della Legge quadro sulle Aree Marine Protette, la Legge n°394 del 06 dicembre 1991 sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per aver raccolto, in concorso di reato, specie ittiche in area sottoposta a tutela ambientale.
  
Inoltre,  ai responsabili della pesca, è stata contestata una sanzione amministrativa pari quattromila euro ai sensi del decreto legislativo 04/2012.
  
Come accade sempre la Guardia Costiera raccomanda il rispetto delle norme sulla salvaguardia dell’ecosistema marino e, in special modo all’interno delle zone sottoposte a particolari forme di tutela, come le Aree Marine Protette.
 



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