Colpi di pistola contro abitazione di un pregiudicato a Trepuzzi. Indagano gli uomini dell’Arma

Un gesto che sa di atto intimidatorio è stato consumato alle prime ore del mattino di oggi a Trepuzzi. Ritrovati sul posto bossoli calibro 12.

Come dire, la tempesta dopo la quiete del giorno di festa. A Trepuzzi alle prime ore del mattino di oggi, quando le lancette erano ferme alle 4, soggetti ancora ignoti hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco ( presumibilmente cinque) contro il portone dell’abitazione di un pregiudicato del posto, situata in contrada “Carli”, sulla strada che collega Squinzano con Casalabate.

Nel giro di poco tempo, sul luogo dove è stato messo in atto il chiaro atto intimidatorio, sono giunti i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Campi salentina.

Nell’immediato sopralluogo sono state ritrovate alcune cartucce esplose, cal. 12.
Interpellato dai carabinieri, il soggetto a cui l’intimidazione poteva riferirsi, non è riuscito a fornire elementi utili alle indagini, riferendo di non aver subito recenti intimidazioni.

Per fortuna, non è stato registrato alcun ferito. Dei fatti è stata informato il pubblico ministero di turno Antonio Negro. Sul caso indagano anchei carabinieri della stazione di Trepuzzi.

La vittima del gesto intimidatorio è Luca Greco, 44enne di Squinzano.
Il pregiudicato fu vittima di un altro agguato, il 12 settembre di tre anni fa, assieme a Marino Manca, nella stessa località con il pretesto dell’acquisto di una moto.
Nei giorni scorsi, i giudici della Corte di Assise di Appello in sezione promiscua hanno riformato la condanna per gli autori di quell’episodio. Salvatore Milito,45enne di Squinzano, è stato condannato a 11 anni e 4 mesi ( in primo grado 18 anni) ; 10 anni e 10 mesi, invece, a carico del tarantino Michele Intermite di 38 anni, con l’accusa di “tentato omicidio”. Per entrambi al termine del terzo grado di giudizio, è “caduta” l’aggravante mafiosa. Greco fu aggredito con 25 coltellate al torace, all’addome e alla nuca.

Invece, Luca Greco l’11 luglio 2013, venne arrestato per tentata estorsione e lesioni personali ai danni di un uomo di Squinzano, minacciato e preso a pugni perché gli cedesse un’auto senza pagarla.

Il Salento purtroppo non è nuovo a simili gesti, nel mirino sono spesso le abitazioni di rivali in “affari” o anche attività commerciali: l’ultimo in ordine di tempo quello che ha coinvolto un noto pub leccese.



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