Nel pomeriggio di oggi, i Carabinieri della Stazione di Nardò hanno eseguito un ordine di carcerazione – emesso dalla sezione dei giudici per le indagini preliminari del Tribunale, nella persona della dott.ssa Antonia Martalò – nei confronti di Alvise Miccoli, 31enne di Nardò pluripregiudicato accusato di detenzione abusiva di arma alterata e ricettazione.
L’uomo, lo scorso 2 novembre, durante la notte, ha dato vita a un vero e proprio furto con “spaccata” introducendosi nel Bar “Area 67” del comune neretino, sfondando la vetrata che dalla cucina del locale che si affaccia all’esterno e, dopo aver infranto il vetro e manomesso la maniglia della porta di un piccolo magazzino all’interno dell’esercizio commerciale, ha rubato la somma di 700 euro, un monitor di PC Samsung, centinaia di biglietti “gratta e vinci” e altri tagliandi di lotterie nazionali, 500 di confezioni di caramelle e cioccolata, per un valore complessivo dell’intera refurtiva pari a 5.000 euro circa.
A seguito dell’episodio i Carabinieri della Stazione locale sono intervenuti sul posto e hanno avviato le prime indagini visionando i filmati del sistema di videosorveglianza installato presso il bar.
Dall’attenta e approfondita analisi dei singoli fotogrammi i militari hanno notato che, per un frangente, nel corso del furto, l’uomo, involontariamente, ha alzato il cappuccio con cui ha coperto il volto.
Da quella singola immagine, isolata e analizzata attraverso gli accertamenti tecnici volti a migliorare la qualità della stessa, i Carabinieri hanno potuto individuare ed identificare, al di là di ogni ragionevole dubbio, l’autore del reato, deferendo all’Autorità Giudiziaria Miccoli, il quale, già dal 31 gennaio 2015, era sottoposto alla sorveglianza speciale
Pertanto il 31enne è stato denunciato, oltre che per il furto aggravato, anche per la violazione degli obblighi previsti dalla misura di prevenzione.
Conclusa l’attività di indagine, ed acclarata la responsabilità, a seguito di ulteriori approfondite indagini volte a provare la presenza sul luogo del reato e nelle ore in cui lo stesso è stato commesso e raccolti tutti gli elementi necessari, i militari hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria la misura cautelare eseguita oggi.
Dopo le formalità di rito Miccoli è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce.