Concessa la facoltà d’uso delle opere sequestrate, la Grotta Zinzulusa potrà essere ammirata in tutta la sua bellezza

La Procura della Repubblica di Lecce, su istanza del Sindaco Luigi Fersini, ha disposto la facoltà d’uso delle opere sequestrate in località “Zinzulusa”. Assicurato Il servizio di visita alle grotte marine.

Aveva sollevato un polverone il sequestro di un’area della Grotta Zinzulusa di Castro, presa d’assalto dai turisti per la sua indiscussa “bellezza”. Per facilitare l’accesso dei visitatori, erano stati realizzati abusivamente tre punti di attracco in cemento e passaggi pedonali e tanto è bastato a far scattare i sigilli.

Questa mattina, la Procura della Repubblica di Lecce, su istanza del primo cittadino, Luigi Fersini ha disposto la facoltà d’uso delle opere sequestrate, con decreto del 7 aprile. Il servizio di visita alle grotte marine che prendono il nome dalla fantasia popolare che vede nelle stalattiti e stalagmiti presenti gli stracci di un abito logoro (gli zinzuli), sarà assicurato anche per la imminente stagione estiva.

«Stamattina – ha dichiarato il Sindaco Fersini –  il Dr. Arnesano, Sostituto Procuratore della Repubblica di Lecce, ha concesso al Comune la facoltà d’uso delle opere sequestrate in località “Zinzulusa”. È per me motivo di profonda soddisfazione poter avviare anche per la prossima stagione estiva il servizio di visita alle grotte marine. I molti visitatori ne potranno ammirare la profonda bellezza, unitamente alla maestosità della grotta. Sono contento anche per i gestori del servizio che, anche per quest’anno, potranno assicurare il pane alle loro famiglie».

La notizia dei sigilli necessari descritti “sfregio imperdonabile” – come aveva fatto notate il vicesindaco, Alberto Capraro – rischiava di “minare l’immagine di uno dei beni paesaggistici più preziosi del Salento e dell’intera Puglia”.



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