Abusi sessuali su ragazzino affetto da deficit, tossicodipendente condannato a 8 anni

I giudici della prima sezione hanno ritenuto Ennio Rizzello, 57enne di Taurisano, colpevole del reato di violenza sessuale aggravata e continuata. Inoltre è stata disposta in favore della madre, costituitasi parte civile, una provvisionale di 80mila euro.

Avrebbe abusato più volte, di un ragazzino affetto da deficit cognitivo e per un tossicodipendente di Taurisano è arrivata la condanna ad 8 anni di reclusione.

I giudici della prima sezione collegiale (Presidente Gabriele Perna) hanno ritenuto Ennio Rizzello, 57enne del posto, colpevole del reato di violenza sessuale aggravata e continuata. Inoltre, è stata disposta in favore della madre, costituitasi parte civile, una provvisionale di 80mila euro ed il risarcimento del danno da quantificare in separata sede. In precedenza, il pubblico ministero Carmen Ruggiero ha invocato una pena di 12 anni.

L’arresto

Rizzello venne arrestato e condotto nel carcere di Borgo San Nicola (dove è tuttora detenuto), nel settembre del 2016 dai carabinieri della Stazione di Taurisano.

Le indagini presero il via, da una denuncia presso i Carabinieri, nel febbraio 2016 e dalla successiva integrazione, nel mese di aprile, presentata in Procura. I quattro episodi contestati si verificarono tra novembre e dicembre del 2015 e poi da gennaio a febbraio  dell’anno successivo.

I lquindicenne (all’epoca dei fatti) era stato avvicinato da Rizzello, un tossicodipendente con precedenti penali, all’interno dei giardini della villa comunale di Taurisano con una scusa. Giorno dopo giorno,  incontro dopo incontro nel parco, il 57enne è riuscito a conquistarsi la fiducia del ragazzo tant’è che lo ha convinto a trascorrere del tempo in casa sua: ‘Guardiamo dei film e chiacchieriamo un po’ gli avrebbe detto.  Ad un certo punto, però, le conversazioni sono diventate vere e proprie prestazioni sessuali che l’uomo ha ottenuto in cambio di regali, tra cui un orologio e un telefono cellulare.

Un do ut des durato per qualche mese, fino a quando il 15enne – stanco del rapporto –  ha interrotto la relazione. Una decisione che non sarebbe andata giù al 57enne, che avrebbe minacciato il giovane.

Sono stati i genitori ad accorgersi che qualcosa non andava: venuti a conoscenza della presenza dell’uomo nella vita del figlio, grazie alle confidenze di alcuni coetanei, sono riusciti a farsi raccontare tutto e a denunciare laccaduto ai Carabinieri della locale Stazione.

L’ascolto della vittima

Il pm Carmen Ruggiero, ha dato così il via ad un’indagine articolata: la vittima è stata sentita “in modalità protetta” con l’ausilio di uno psicologo e sono stati ascoltati anche alcuni testimoni. Sussistendo particolari esigenze di cautela sociale relative al concreto pericolo che lindagato commettesse altri delitti simili, è stato richiesto e ottenuto dal G.I.P., l’ordinanza  con cui Ennio Rizzello è stato tratto in arresto e accompagnato in carcere. Inoltre, dopo la consulenza affidata ad uno specialista, è stata accertata la capacità d’intendere e di volere di Rizzello.

Invece, la vittima è stata sottoposta al test dell’Hiv che ha dato esito negativo.

L’imputato è assistito dall’avvocato Silvio Caroli che nel corso della propria requisitoria ha sottolineato la contraddittorietà delle dichiarazioni del ragazzo. La vittima, invece, si è costituita parte civile con il legale Luigi Pennetta.



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