Copiarono gli scritti da internet, nei guai 103 partecipanti all’Esame di Stato per Avvocato

Il concorso a cui si fa riferimento è quello del 2012/2013. L’inchiesta partita da una segnalazione della Corte di Appello di Catania. A distanza di due anni chiuse le indagini.

Tutto parte da una segnalazione della Corte di Appello di Catania che diede comunicazione alla Procura della Repubblica di Lecce che, le prove scritte di 103 partecipanti salentini all’Esame di Stato nell’anno 2012/2013 per conseguire la qualifica di Avvocato, erano state annullate in quanto gli elaborati non sarebbero stati frutto del proprio lavoro, bensì, molto probabilmente copiati da internet.
 
Da qui presero il via le indagini della Magistratura leccese che, a distanza di due anni, ha chiuso il cerchio contestando a queste persone il reato di “Utilizzazione di elaborati non propri in concorsi pubblici”.
 
“Ringrazio la Polizia Postale per il lavoro certosino svolto, per come ha condotto le indagini e per la modalità con cui è riuscita a risalire al tutto tenendoci, inoltre, sempre informati su ogni singolo passo compiuto”, ha affermato il Procuratore Capo di Lecce, Cataldo Motta, nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare la conclusione dell’inchiesta.
 
“Il tutto è partito da una segnalazione da parte della Corte di Appello di Catania che ci diede comunicazione di aver annullato le prove scritte di 103 candidati salentini all’Esame di stato 2012/2013, in quanto gli elaborati, molto probabilmente, erano stati copiati da internet.
 
Una volta giunta la segnalazione ho dato indicazione alla Polizia Postale di compiere le indagini e fare i riscontri del caso, riuscendo, in questo tempo, a individuare ogni singola telefonata, ogni singola mail e ogni singolo sms inviato e ricevuto da queste 103 persone, inerente le tracce in oggetto.
 
In alcuni casi gli elaborati sono stati sviluppati da terzi, in altre il tutto è stato copiato integralmente da siti specializzati in materia di Diritto, inoltre, a volte, ci si è trovati di fronte a scritti eseguiti in fotocopia.
 
Non abbiamo a che fare con vecchio metodo dei rotolini di carta contenenti appunti nascosti nelle cartucciere come avveniva alcuni anni fa. In quel caso si trattava di appunti che dovevano essere rielaborati e i partecipanti al concorso ci dovevano mettere del proprio, qui, si è avuto a che fare con veri e propri compiti copiati.
 
In questi caso è prevista la pena della reclusione che va da tre mesi a un anno, ma noi abbiamo ritenuto che la giusta sanzione possa essere un Decreto di Condanna al pagamento di 11mila euro per ognuno. Adesso abbiamo comunicato tutto al Giudice per le Indagini preliminari che provvederà.
 
Di questi candidati, 20 hanno ottenuto la qualifica di avvocato in esami successivi, quattro dei quali in Spagna. Altro sono iscritti al Registro Praticanti di Lecce Brindisi e Taranto.
 
Inoltre è stato comunicato il tutto ai vari ordini affinchè possano adottare le iniziative disciplinari che riterranno idonee”.



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