Crolla una parte del solaio dell’Istituto ‘Enrico Fermi’ di Lecce: ‘Subito un incontro’

Una parte del solaio dell’Istituto ‘Enrico Fermi’ di Lecce è crollata. A segnalarci la notizia, l’associazione ‘Blocco Studentesco’, che in una nota afferma: ‘Questioni legate alla precarietà dell’edilizia scolastica, chiederemo subito un incontro alle istituzioni’.

Mentre il suono della campanella sancisce l’inizio di un nuovo anno scolastico – che si sperava potesse essere più propositivo di quello appena concluso – il rumore di un solaio crollato riapre le problematiche legate all’ edilizia scolastica, che inesorabili hanno già presentato il conto in un istituto del leccese. Nell’Istituto “Enrico Fermi” una parte del solaio ha ceduto, regalando al personale docente e amministrativo un’amara sorpresa. Affermare che sarebbe potuta divenir una tragedia, forse, non è del tutto errato. Anzi, considerando l’andirivieni di studenti, genitori e insegnanti all’inizio della stagione scolastica, l’ipotesi appare più che corretta. A segnalarci la notizia, i ragazzi di “Blocco Studentesco” in una nota stampa:“Solai fatiscenti, pagano gli studenti” tuona l’associazione, inaugurando una nuova barricata contro l’incuria e l’inefficienza”.

Ci dispiace dover constatare che alla vigilia di un nuovo anno scolastico, si debba tornare ad affrontare questioni annose – si legge in una nota diffusa dal Blocco studentesco – legate in primo luogo alla precarietà dell’edilizia scolastica. Sono anni che la messa in sicurezza degli edifici, decantata come priorità dal ministro di turno, finisce con l’essere archiviata a causa dell’insufficienza dei fondi pubblici a disposizione”.

Le riforme del governo Renzi, firmate dai ministri Delrio e Giannini – prosegue il comunicato stampa – hanno prima esautorato le provincie da una serie di competenze e successivamente, hanno messo in ginocchio il sistema scolastico. Non resteremo ad aspettare che altri solai crollino, la sicurezza nelle nostre scuole deve essere una priorità. Ci attiveremo da subito per ottenere un incontro con gli organi preposti alla manutenzione scolastica e, se necessario, faremo giungere le nostre proteste nelle più disparate sedi”. 

Abbiamo promesso agli studenti di dare battaglia a chiunque tenti di negare loro il diritto allo studio – conclude la nota – e siamo più pronti e carichi che mai”.