Inchiesta ‘Estia’ su case popolari, Luca Pasqualini si dimette da consigliere comunale

L’ex Assessore, difeso dall’avvocato Giuseppe Corleto, si è invece avvalso della facoltà di non rispondere, in virtù della mole di documenti da visionare, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia.

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Luca Pasqualini non è più consigliere comunale di Palazzo Carafa.

Nella mattinata odierna sono state depositate, presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Lecce, le dimissioni irrevocabili dalla carica.

Il 47enne leccese, affida al proprio legale Giuseppe Corleto, le motivazioni della decisione: “Pasqualini si è dimesso per ritrovare un po’ di serenità e farla ritrovare alle sue figlie e a sua moglie, comprensibilmente turbate e infastidite da tutto ciò che si è detto e letto in questi giorni”.

Nella giornata di venerdì, invece, dovrebbero subentrare ( al posto dello stesso Pasqualini, di Attilio Monosi e Antonio Torricelli), i tre nuovi consiglieri: Carmen Tessitore, Giordana Guerrieri (per Direzione Italia) e Paola Leucci (del Partito Democratico).

Nella giornata di oggi, dall’ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale saranno notificate anche le surroghe dei consiglieri.

Tornando a Luca Pasqualini, in mattinata, è stato ascoltato dinanzi al Gip Giovanni Gallo. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, in virtù della mole di documenti da visionare da parte della difesa..

Pasqualini, attualmente agli arresti domiciliari (i pm avevano chiesto la misura del carcere, rigettata dal gip) nell’ordinanza, compare nelle vesti di capo,  promotore e organizzatore della presunta associazione a delinquere, nonché interlocutore privilegiato con personaggi appartenenti alla criminalità organizzata, quali Pasquale Briganti, Mario Blago e Sergio Marti, “soggetti dai quali, secondo il gip, riceveva sostegno elettorale”.

Non solo, poiché secondo l’accusa, lo stesso «nella sua qualità di addetto all’Ufficio Casa del Comune di Lecce, dal novembre 2004 al giugno 2012 – si legge nell’ordinanza – si faceva promettere e dare utilità consistite in prestazioni sessuali» dalla moglie di un residente del Quartiere Stadio, ignaro di tutto.

Sempre oggi, saranno sentiti i dirigenti dell’ufficio casa raggiunti da una richiesta di misura interdittiva.  Piera Perulli, difesa dall’avvocato Romeo Russo, ha risposto alle domande del gip.  Giovanni Puce, assistito dall’avvocato Ivana Quarta e Paolo Rollo, difeso dal legale Stefano De Francesco.

È stato già ascoltato, Sergio De Salvatore difeso dall’avvocato Silvio Verri, che ha negato gli addebiti precisando di essere un addetto al servizio manutenzione e di non avere favorito indebitamente due assegnatarie di alloggi popolari.

Il gip Gallo, nelle prossime ore, stabilirà se accogliere la richiesta della Procura di applicazione della misura interdittiva.



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