Il ‘Mambo Italiano’ può riaprire subito, lo ha deciso il Giudice

Il giudice per le indagini preliminari ha revocato con effetto immediato il provvedimento di chiusura del Mambo Italiano, il noto locale sulla Gallipoli-Santa Maria al Bagno. Secondo il Gip, può riaprire subito.

«Abbiamo sempre confidato nell'operato della Giustizia e speriamo di poter continuare a lavorare nel rispetto della legge e delle autorizzazioni ottenute». Sono queste le prime parole del titolare del Mambo Italiano, noto locale sulla Gallipoli-Santa Maria al Bagno e punto di ritrovo per molti giovani, dopo la decisione del Giudice per le Indagini Preliminari di disporre l'immediata riapertura de locale. Il dottor Vincenzo Brancato ha revocato il provvedimento di chiusura, emesso lo scorso 28 luglio dal sostituto procuratore Carmen Ruggiero. Il Gip, quindi, ha accolto in pieno l’impugnazione avanzata dall’avvocato Michele Bonsegna che difendeva il proprietario. Il legale reputava priva di alcun supporto istruttorio la decisone di apporre i sigilli  al Mambo Italiano.
  
L'allora pubblico ministero di turno aveva disposto la chiusura del locale e la riapposizione dei sigilli, dopo che il titolare dell'inchiesta, la dott.ssa Paola Guglielmi, aveva concesso la riapertura dello stesso.  Secondo il pm Ruggiero sarebbe stata effettuata attività di discoteca, anziché quella di bar e intrattenimento musicale, autorizzata dal Comune di Sannicola prima e dal PM poi.
  
Secondo la Procura, mancavano le autorizzazioni di sicurezza a tutela dellincolumità pubblica come un adeguato impianto antincendio o delle barriere per limitare l’impatto acustico. In altre parole, il locale avrebbe esercitato l’attività d’intrattenimento musicale e danzante, con un solo requisito: la Scia. Cioè, la segnalazione certificata d’inizio attività, utile per la somministrazione di alimenti e bevande.
  
Inoltre, per quanto accertato dai finanzieri, l’intasamento delle vie d’accesso e di sgombero del locale avrebbe reso difficile leventuale intervento di mezzi di soccorso in caso di pericolo.  Il 20enne che gestisce l’attività, del posto, era stato denunciato per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, intrattenimento e ritrovo senza aver rispettato le prescrizioni dell’autorità a tutela dell’incolumità pubblica, previste dal Tulps.
 
Quando i finanzieri erano arrivati nel locale, che si trova non molto lontano dalla storica abbazia di San Mauro, dentro c’erano almeno 600 persone che si accalcavano in pista animata da dj-set e vocalist. Nel “Mambo Italiano”, inoltre, erano stati anche identificati undici lavoratori, tra cui baristi, parcheggiatori e camerieri, la cui posizione verrà in seguito accertata sotto il profilo contributivo, assistenziale e previdenziale in materia di lavoro.



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