Lasciati senza cibo a vivere tra gli escrementi e la sporcizia, salvati undici cani. Cinque i cuccioli

Sequestrati a Scorrano undici cani, di cui cinque cuccioli, “detenuti” in luoghi sporchi e fatiscenti. L’acqua presente era verde ed infestata da larve. Non vi era traccia di cibo, ma tutto sommato erano in buone condizione di salute.

L’acqua era verde, infestata da larve e, come se non bastasse, non c’era traccia di cibo. Nonostante le pessime condizioni in cui erano costretti a vivere, i cani salvati dalle guardie Zoofile “Agriambiente-Lecce” erano in buone condizioni di salute. L’unica buona notizia.

Ne hanno salvati undici gli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria dei Nardò, coordinati dal Comandante Antonio Russo che, insieme al servizio Veterinario di Maglie, hanno sequestrato o meglio aiutato gli amici a quattro zampe, di cui cinque cuccioli, che vivevano in luoghi sporchi e pericolosi.

Difficile descrivere la scena che si è aperta davanti agli occhi degli uomini in divisa: due cani erano stati chiusi in un rudere di circa sei metri quadri, pieno di escrementi e di pelo appiccicato al pavimento. Gli altri nove, invece, si trovavano in un recinto, alto un metro, poco sicuro dato che era composto da rete metallica piena di spuntoni e da conci in tufo. Presenti anche alcune lastre di amianto e una lamiera che rendeva ancor più di difficile i movimenti dei “migliori amici dell’uomo”, che dovrebbero essere trattati come tali.

Dal controllo tutti i cani sono risultati sprovvisti di microchip e pertanto mai dichiarati all’Anagrafe Canina Regionale. La proprietaria, una 46enne di Scorrano, è stata sanzionata amministrativamente per l’omessa denuncia dei cani, e a suo carico è stato disposto il sequestro Sanitario degli animali.

I cani sono stati tutti dotati di microchip dal Servizio Veterinario ASL e trasportati presso il canile rifugio di Alessano.



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